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28 Apr 2025, Lun

Centrodestra calabrese in crisi: Lamezia Terme sarà l’ultima battaglia?

Dopo le sconfitte nelle grandi città, il rischio di un crollo definitivo. Roma prenderà provvedimenti?

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Il centrodestra calabrese, pur essendo forza dominante a livello nazionale e regionale, continua a subire sconfitte nelle elezioni comunali delle principali città della regione. Dal 2020 al 2024, Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Corigliano-Rossano hanno visto la vittoria del centrosinistra, segnando un’anomalia politica che non può più essere ignorata.

L’assenza di strategie vincenti, la difficoltà nel selezionare candidati competitivi e una gestione poco incisiva dei partiti locali hanno portato a risultati disastrosi. Nomi di spicco del centrodestra calabrese, come Wanda Ferro (FdI), Francesco Cannizzaro (Forza Italia) e Filippo Mancuso (Lega), dovrebbero interrogarsi sul perché, nonostante il forte radicamento nazionale del loro schieramento, continuino a perdere terreno nelle amministrazioni locali.

Lamezia Terme rappresenta un vero e proprio banco di prova: se il centrosinistra, con Doris Lo Moro, dovesse prevalere anche qui, il centrodestra subirebbe una sconfitta senza appello. Si tratta di un problema che rischia di allarmare i vertici romani, da Giorgia Meloni ad Antonio Tajani e Matteo Salvini. Perché non si è ancora intervenuti con un commissariamento dei partiti locali per invertire questa rotta?

Le dinamiche interne tra parlamentari e consiglieri regionali, spesso più attenti alle loro strategie di rielezione che a una visione complessiva del territorio, hanno ulteriormente indebolito il centrodestra. La domanda chiave resta: i leader nazionali prenderanno provvedimenti o lasceranno che il centrodestra calabrese scivoli verso una definitiva “Caporetto” politica?