Fino al 6 Gennaio la chiesetta di S.Antonio Abate di Roccella Jonica, che è stata recentemente restaurata, e ha rivestito nei secoli scorsi una peculiare funzione religiosa per i pescatori che hanno abitato il vicino quartiere, si potrà ancora osservare la primissima mostra del suggestivo, straordinario ed emozionante PRESEPE ELETTROMECCANICO “LA NATIVITÀ” creato da Vincenzo Suraci e Francesco Ursino.
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Grazie al loro lavoro eseguito con passione,amore e sapienza senza tralasciare nulla, si posso cercare, scrutare, guardare attentamente e farsi trasportare da svariate scene, musiche in sottofondo e movimenti ,che dalle prime luci dell’alba fino al tramonto e alla notte, con un giro di luci, colori e suoni incantano gli occhi di chi lo guarda.
Bisogna dedicare un bel po’ di tempo per una completa visione del presepe , che rappresenta l’evento fondante della storia dell’umanità, la nascita di Gesù, in quanto vi sono diverse fasi, e occorre spostarsi piano piano perché lo scenario nasconde alcuni interessanti particolari.
Dallo sfondo del paesaggio, alle case, al ruscello, alle statuine in movimento che lo animano, innescati da un sistema meccanico manuale, che permette di dare vita ad ogni personaggio come se il tutto fosse un film della vita e della realtà popolare dei tempi antichi.
Inizia con la fase notturna, dove tutto tace, e una dolce melodia fa da ninna nanna, con luce delle stelle e della luna; tra le lucette delle case. Man mano spunta la luce tenue del sole all’alba mentre iniziano a muoversi i primi personaggi, che compiono piccole attività quotidiane, fin quando si passa all’intensa vita diurna dove ogni personaggio è in piena fase lavorativa. Pian piano Scende di nuovo la notte, si accendono gradatamente luci e contemporaneamente le stelle e la luna. Si illuminano tutte le case e così si ritorna al naturale decorso del tempo, arriva il giorno, la sera e la notte e così di nuovo all’infinito.
l punto di forza di questo fantastico presepe è il fatto che gli elementi che lo compongono sono perfettamente studiati e amalgamati tra di loro. Lo sguardo dell’osservatore entra fino a dentro il paesaggio popolare, fatto di scorci e vedute realistiche , la minuziosità dell’opera è rappresentata dal poter osservare ogni personaggio anche in movimento, il mungitore, le massaie che lavano o stendono i panni, i pescatori con la rete che pescano nel ruscello, i pastori che si animano all’aperto, o dentro le loro case.
Vi compaiono tutti i personaggi e i luoghi della tradizione: la grotta o la capanna la mangiatoia,dov’è posto Gesù bambino, i due genitori, Giuseppe e Maria, i magi, i pastori, le pecore, il bue e l’asinello. La statuina di Gesù Bambino viene collocata nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre le figure dei magi vengono avvicinate ad adorare Gesù nel giorno dell’Epifania.
Prossimamente potrete assistere ad un altro evento organizzato dal comitato festa s.antonio abate, guidato da Pasquale Scali, in via orlando, per i giorni Sabato 21 e Domenica 22 Gennaio, per i festeggiamenti in onore di S.Antonio Abate” considerato il protettore degli animali domestici.
In particolare il programma va da quello religioso a quello civile.
Da Venerdi 13 Gennaio alle ore 16:30, nella brillante chiesetta, la più antica di Roccella, dove viene custodita una statua lignea del’abate, inizierà il novenario, Martedì 17 alle ore 16:30 memoria liturgica di Sant’antonio Abate, santa messa; il 19 20 e 21 con inizio del sacro triduo; Sabato 21 gennaio alle ore 16 con la santa messa, durante la quale ci sarà la benedizione del fuoco e degli animali domestici e a finire Domenica 22 gennaio ore 16 , santa messa seguita dalla processione con la venerata effige di Sant’Antionio Abate per le vie del paese, e accompagnata dal gruppo bandistico “Città di Ardore”.
Mentre il programma civile prevende per la serata del Sabato 21 gennaio, l’apertura degli stand gastronomici, musica e balli, vendita cavallucci profesta; Domenica 22 gennaio sempre nel quartiere dei marinai denominato “Rione sant’antonio” in via Orlando, mercatino e vendita dei cavallucci, e alle ore 8 arrivo dei giganti con esibizione per le vie del paese, e infine alle ore 18 al rientro del Santo in chiesa, spettacolo del “tradizionale ballo del ciuccio”.
CARMEN FANTO’