Lun. Ott 7th, 2024

Catanzaro, 26 settembre 2024 – In Calabria, solo il 26% degli edifici scolastici (540 su 2.163 strutture) possiede il certificato di agibilità statica, mentre quasi la metà è priva del collaudo statico. Inoltre, meno di due scuole su dieci dispongono del certificato antincendio (414 su 1.516). Questo è quanto emerge dal XXII Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole, reso noto ieri.

Continua....


festivalCosmos
futura
autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il rapporto evidenzia criticità che interessano le scuole calabresi e indica tra le cause principali della mancanza di certificazioni la vetustà degli edifici, la cui età media è di circa 53 anni, e una carenza di finanziamenti statali per circa 20 anni dopo il passaggio della gestione del patrimonio edilizio ai Comuni, alle Province e successivamente alle Città Metropolitane. I fondi sono ripresi solo a partire dal 2015.

Per quanto riguarda la progettazione antisismica, solo il 12,2% degli edifici calabresi è stato progettato seguendo la normativa vigente. Sebbene questo dato sia leggermente migliore rispetto alla media nazionale (11,4%), rimane comunque una preoccupazione significativa, vista la vulnerabilità del territorio calabrese dal punto di vista sismico. Il rapporto pone inoltre l’accento sulle difficoltà legate alle barriere architettoniche.

Il documento di Cittadinanzattiva segnala anche i crolli avvenuti nelle scuole tra settembre 2023 e settembre 2024, registrando 69 casi a livello nazionale, due dei quali in Calabria. A Cosenza si è verificato il cedimento del controsoffitto in una scuola dell’infanzia, mentre a Mileto è crollato il solaio di un androne della scuola elementare.

Nonostante le criticità, il rapporto riconosce un segnale positivo: l’elevato livello di partecipazione delle scuole calabresi ai bandi del PNRR per la messa in sicurezza degli edifici, con 115 istituti coinvolti. Inoltre, sono stati previsti investimenti significativi per gli asili nido (circa 25 milioni di euro), nonché per la realizzazione di mense e palestre, nell’ottica di migliorare le infrastrutture scolastiche e garantire ambienti più sicuri per studenti e personale scolastico.