Concorso regionale gastronomia Km 0-Unesco, prima La BasilianaIl 12 novembre in Calabria finale nazionale della competizione
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E’ il “Crostone di Pitagora”, proposto dall’agriturismo “La Basiliana” dello chef-patron Carlo Alberto Filice di Petilia Policastro, il piatto che si è aggiudicato il primo premio Upvivium regionale Biosfera Unesco – Gastronomia a km 0. Un piatto che ha sedotto valorizzando con gusto, semplicità e originalità sette ingredienti montanari silani come l’asfodelo (tubero caro a Pitagora), frumenti antichi, il fagiolo Merulla, il Grespino spinoso, l’Aglio della Sila, il timo, l’extravergine da varietà “Pennulara” dell’azienda “Alfonsina Cosentino” di Castelsilano e in abbinamento al rosso Igp biologico “Mico 2020” della Cantina Fezzigna di Umbriatico, blend di gaglioppo, cabernet sauvignon, greco nero e nerello. Spetterà ora proprio a Carlo Alberto Filice e il suo team petilino raggiungere Sorbo San Basile, in provincia di Catanzaro, per la finalissima nazionale – per la prima volta nella storia del concorso ospitata in Calabria – che il prossimo 12 novembre incoronerà nelle sale del Park Hotel Granaro il vincitore del Concorso nazionale Upvivium, Biosfera Unesco – Gastronomia a km 0. La finalina calabrese si è svolta nella Scuola alberghiera “Leonardo da Vinci” (ex-Centro Florens Arsac) di San Giovanni in Fiore. A concorrere, nella struttura ricettiva-didattica insieme a “La Basiliana”, “La Tavernetta” di Camigliatello Silano che si è aggiudicata il secondo posto con la “Crema di patate, ‘nduja e caciocavallo” (in collaborazione del Consorzio della patata della Sila e della Cantina “Magna Graecia” di Vincenzo Granato) e il “Ju Re Restaurant” di San Giovanni in Fiore salito sul podio al terzo posto col “Cannolo di pane alla ‘nduja, ripieno di patata agria e cozze con asparagi lardellati” in collaborazione con la cantina Mascaro. Ad assegnare il titolo regionale la giuria guidata da Francesco Curcio, presidente del Parco della Sila e composta da Gianfranco Manfredi, giornalista esperto di enogastronomia, da Giovanni Lamanna dell’Arsac e dagli chef della Federazione italiana cuochi Carmelo Fabbricatore, Antonio Macrì, Patrizia Cosentini e Vincenzo Rizzo. Interessanti anche le performance degli altri partecipanti il ristorante “Contrada Carrozzino” di Francesca De Fazio a Zagarise con i suoi “Fusilloni ai licheni, crema di erbe dolci spontanee, pomodoro secco e limone”; il “Rifugio lo Scoiattolo” di Adele Tarsitano, Pietrafitta: “Pinsa multicereali con cicoria alla calabrese, mousse di patate viola e carpaccio di funghi porcini e caciocavallo silano”; lo “Scacco Matto” di Francesco Crispo di San Giovanni in Fiore: “Monte Pettinascura – Vellutata di patata viola della Sila, Carrè di lepre, spuma di porcini affumicati al pino laricio”; il “National Park Hotel” di Salvatore Scalise, Crotone, “Rocher del bosco-filettuccio di maialino nero, patata rossa silana, cicoria, caciocavallo, pangermano, ovoli e guanciale”. Oltre all’accurata selezione dei prodotti più autentici, a colpire la giuria sono state in particolare la cura nella presentazione, la narrazione del piatto, gli abbinamenti ed anche l’accurata ricerca storica-antropologica. Ora i riflettori saranno tutti puntati sull’appuntamento del prossimo 12 novembre al Park Hotel Granaro nella Sila catanzarese dove si disputerà la finalissima nazionale tra tutti i vincitori delle Riserve della Biosfera partner del progetto. I sei capitani con le loro squadra vincitrici si affronteranno nella finalissima del concorso gastronomico Upvivium ospitata dalla Riserva della Biosfera Mab Unesco della Sila, confrontandosi in un contest-live con gli altri 5 vincitori locali delle altre Riserve della Biosfera italiane: “Isole di Toscana”, “Appennino tosco-emiliano”, “Delta Po”, “Monte Grappa”, “Valcamonica e Alto Sebino”.