Seduta spostata a oggi in seconda convocazione: il “mal di pancia” della maggioranza continua a pesare sui lavori dell’assemblea
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Si terrà oggi, alle 12.30 in seconda convocazione, la seduta del Consiglio comunale che ieri non si è svolta per la consueta mancanza del numero legale. La riunione, inizialmente fissata per le 10.30 di ieri, è naufragata a causa delle assenze tra i banchi della maggioranza, confermando una dinamica ormai abituale per l’assise cittadina.
Il presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, ha effettuato il primo appello alle 11.35 nella sala “Monsignor Luisi”. All’appello hanno risposto solo due consiglieri di minoranza, Rosario Piccioni e Lucia Cittadino, e sei di maggioranza: Anna Caruso, Matteo Folino, Maria Grandinetti, Giovanni Pulice, Alessandro Raso e Rosy Rubino.
Al secondo appello, si è aggiunto il consigliere Tranquillo Paradiso, portando il totale dei presenti a nove, comunque insufficienti per garantire l’avvio dei lavori. Di fronte all’assenza tattica di molti membri dell’assemblea, la seduta è stata quindi rinviata a oggi, quando sarà sufficiente un numero inferiore di consiglieri per procedere.
Una maggioranza in bilico
L’episodio di ieri rappresenta l’ennesimo capitolo di un copione ormai noto: la maggioranza appare incapace di garantire compattezza e continuità nel sostenere l’amministrazione. I “mal di pancia” che hanno caratterizzato il 2024 si riflettono spesso nella difficoltà di raggiungere il numero legale al primo appello, obbligando il Consiglio a riunirsi in seconda convocazione.
Questa situazione non solo rallenta i lavori consiliari, ma mina la percezione di stabilità politica e amministrativa. La frammentazione interna al gruppo che dovrebbe sostenere il sindaco e la giunta si è tradotta in sedute incomplete e in una costante difficoltà nel portare avanti l’agenda amministrativa.
L’attesa per oggi
L’appuntamento di oggi rappresenta un test importante per la tenuta della maggioranza e per l’effettivo avanzamento dei lavori consiliari. Resta da vedere se, questa volta, il Consiglio sarà in grado di affrontare le questioni in agenda o se l’instabilità politica continuerà a prevalere, ostacolando le attività amministrative e la fiducia dei cittadini verso le istituzioni locali.