La sentenza del processo “Blu Notte” infligge 372 anni di carcere a 42 imputati. Umberto Bellocco e Francesco Benito Palaia tra i condannati più severamente. Accolto l’impianto accusatorio della Procura antimafia di Reggio Calabria
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Pesanti erano state le richieste, pesanti sono state le condanne. Il gup distrettuale di Reggio Calabria, Margherita Berardi, ha accolto in pieno l’impianto accusatorio presentato dalla Procura antimafia reggina, infliggendo un duro colpo alla cosca Bellocco di Rosarno. La sentenza è stata emessa nell’ambito del processo denominato “Blu notte”, che ha visto condannare le nuove leve del clan per un totale di 372 anni di carcere.
Tra i 42 imputati, che hanno scelto il rito abbreviato, le condanne più pesanti, pari a 20 anni di reclusione, sono state inflitte a Umberto Bellocco, classe 1983, considerato il reggente della cosca dopo gli arresti dei capi storici, e a Francesco Benito Palaia (per il quale è stata esclusa l’associazione mafiosa).
Di seguito, le altre condanne inflitte dal giudice:
- Michele Bellocco: 14 anni e 10 mesi;
- Emanuela Bellocco: 14 anni, 8 mesi e 10 giorni;
- Rocco Bellocco (classe ’89): 11 anni;
- Domenico Bellocco (classe ’80): 10 anni, 11 mesi e 10 giorni;
- Rosario Caminiti: 14 anni, 7 mesi e 10 giorni;
- Antonio Mandaglio: 13 anni e 4 mesi;
- Antonio Restuccia: 12 anni e 5 mesi;
- Antonino Biondo: 12 anni e 4 mesi;
- Giovanni Nocera: 12 anni e 2 mesi (oltre a una multa di 41.500 euro);
- Rocco Stilo: 11 anni e 9 mesi;
- Maria Serafina Nocera: 11 anni e 8 mesi;
- Pasquale Furuli: 11 anni e 7 mesi;
- Francesco Nocera: 11 anni, 1 mese e 10 giorni;
- Vincenzo Palaia: 11 anni, 1 mese e 10 giorni;
- Enrico Condoleo: 10 anni e 6 mesi;
- Antonio Barrese: 10 anni, 5 mesi e 5 giorni;
- Massimo Larosa: 10 anni e 4 mesi;
- Gaetano Palaia: 9 anni e 5 mesi;
- Massimo Lamari: 9 anni e 4 mesi;
- Michele Tiberio: 8 anni;
- Martina Palaia: 8 anni e 6 mesi;
- William Gregorio: 8 anni e 10 mesi;
- Francesco Antonio Bellocco: 8 anni;
- Michelangelo Bellocco: 8 anni e 6 mesi;
- Michele Larosa: 8 anni;
- Vincenzo Lombardo: 8 anni;
- Ramy Serour: 8 anni;
- Alessandro Marando: 7 anni;
- Antonio Maiuri: 6 anni e 8 mesi;
- Giovanni Palaia: 6 anni e 2 mesi;
- Rocco Delfino: 4 anni, 5 mesi e 10 giorni;
- Benito Palaia: 4 anni, 3 mesi e 10 giorni;
- Gaetano Palaia (classe ’91): 4 anni;
- Natale Trimboli: 4 anni;
- Gabriele Ursino: 2 anni e 8 mesi;
- Antonio Paladino: 2 anni, 2 mesi e 20 giorni (assolto dall’accusa di associazione mafiosa);
- Gaetano Palaia (classe ’74): 1 anno e 4 mesi;
- Luciano Callisti: 1 anno e 4 mesi;
- Domenico Scarmato: 10 mesi.
Tutti gli imputati rispondono, a vario titolo, di reati come associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi, estorsioni, usura, riciclaggio, autoriciclaggio e traffico di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose.