Da redazione giornalistica 
Il gruppo Pd in Consiglio Regionale: “Aumenti insostenibili e scelte inefficaci, si rischia il tracollo finanziario”
Continua....
L’ultimo intervento della Regione, che prevede uno stanziamento straordinario di 45 milioni di euro per coprire i debiti accumulati dai Comuni nel settore dei rifiuti, solleva forti dubbi sulla pianificazione e gestione delle risorse pubbliche. Secondo il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, questa misura dimostra l’inadeguatezza della programmazione precedente, costringendo a tamponare le inefficienze con fondi extra invece di puntare su una gestione più efficace e sostenibile.
“La priorità dovrebbe essere l’ottimizzazione dei servizi e la riduzione dei costi, ma assistiamo invece a un continuo incremento della spesa pubblica senza una visione strategica a lungo termine” – denunciano i consiglieri regionali del Pd in una nota stampa.
Sul fronte del servizio idrico integrato, la situazione appare altrettanto critica. “È inaccettabile che i Comuni siano stati relegati al ruolo di semplici esattori delle tariffe imposte da Arrical. Gli aumenti previsti, che nei prossimi cinque anni potrebbero superare il 30%, gravano pesantemente sui cittadini calabresi e dimostrano la scarsa capacità di gestione dell’ente. I sindaci, pur non avendo alcun potere decisionale su queste tariffe, sono costretti a giustificare rincari di cui non sono responsabili” – si legge nella nota del Pd.
Ancora più preoccupante, secondo il gruppo dem, è la decisione di finanziare il piano di investimenti da oltre 2 miliardi di euro tramite prestiti bancari. “Chi pagherà gli interessi su questo debito? Il rischio è che le future generazioni si trovino a sostenere un peso finanziario insostenibile. Serve trasparenza da parte della Regione, che deve chiarire come intende gestire questa situazione senza compromettere il futuro della Calabria” – prosegue la nota.
Il Pd denuncia inoltre la gestione accentrata di Arrical, attuata senza un reale confronto con le amministrazioni locali. “Il risultato è un sistema inefficace che penalizza indistintamente tutti i Comuni, scaricando su di loro le conseguenze di una programmazione fallimentare. I sindaci, privati di qualsiasi potere decisionale, si ritrovano a dover rispondere ai cittadini per scelte che non hanno mai condiviso”.
Giuseppe Mazzaferro