“Le logiche privatistiche devono rimanere fuori”
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di Raffaella Silvestro
“La gestione dell’acqua e di tutti i servizi idrici deve essere pubblica. Tutto il sud
Italia, e la Calabria in particolare, sono da sempre penalizzate
per l’accesso a questa risorsa primaria, che manca, spesso
durante molte ore diurne sia nelle città che nelle aree interne.
In molti centri rurali che sto visitando, gli abitanti lamentano
che i rubinetti sono a secco, per tre giorni di seguito. Per
questo il Pnrr deve essere usato come una risorsa per rompere le
leggi del profitto sui beni comuni e fare sì che a gestire
l’acqua sia il pubblico, come abbiamo fatto a Napoli, dando
piena attuazione al referendum del 2011″. Lo afferma, in una
nota, Luigi de Magistris, candidato presidente della Regione
Calabria.
“In Calabria – aggiunge de Magistris – la rete idrica è un
colabrodo. Ci sono territori in cui i cittadini hanno paura di
bere perché l’acqua che arriva nelle loro case è maleodorante,
mentre i Comuni sono costretti a pagare tariffe maggiorate
arbitrariamente dall’ente gestore. La Sorical., società mista a
partecipazione privata della multinazionale Veolia, che gestisce
l’acqua in Calabria, rappresenta la cartina tornasole del
fallimento della gestione privatistica delle risorse idriche.
Negare l’accesso alle risorse del Pnrr a chi non vuole piegarsi
alla logica di una gestione affaristica dell’acqua è
inaccettabile. Da presidente della Regione il mio impegno sarà
quello di rendere pubblica la gestione di questo bene comune,
dando esempio di buon governo, proprio come ho fatto con
successo a Napoli”.