Dom. Nov 3rd, 2024

E’ stata illustrata questa mattina, in prima lettura, presso la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Calabria la Proposta di Legge del Consigliere regionale Domenico Giannetta (FI) istitutiva del Registro Regionale dei Pazienti Diabetici in Calabria (RRDC).

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“Il diabete è una malattia con un’altissima incidenza nella popolazione calabrese – dichiara Giannetta – e i dati sono in crescita e ci preoccupano. In Calabria l’8,5% della popolazione si dichiara affetta da diabete. Si tratta – continua il consigliere – di uno fra i dati più elevati in Italia. 

Stiamo dunque avviando l’iter legislativo per l’istituzione del Registro regionale, con cui daremo attuazione alla Rete Diabetologica fortemente voluta dal Presidente Occhiuto con il Piano Operativo 2022-2025.

Il Registro regionale dei pazienti diabetici in Calabria (RRDC) è un servizio di primaria rilevanza nell’ambito della Rete regionale Assistenziale Diabetologica – dichiara ancora Giannetta – che consente la gestione dei pazienti diabetici in carico ai servizi di diabetologia calabresi, con finalità di cura, sorveglianza e monitoraggio epidemiologico. 

Con il Registro  – continua il Consigliere – verificheremo anche l’attuazione delle linee guida e delle indicazioni terapeutiche condivise dai componenti del Coordinamento Regionale della Rete Assistenziale Diabetologica e con il Dipartimento regionale Salute, in maniera omogenea sul territorio regionale. 

Una malattia così impattante va accuratamente monitorata in modo organico – sottolinea – anche per supportare adeguatamente la Programmazione sanitaria regionale. 

Ancora oggi si registrano comportamenti che denotano scarsa informazione sulla malattia e sui comportamenti corretti da tenere. Basti pensare all’obesità infantile in sensibile crescita e il fatto che il 60% dei calabresi non svolga alcuna attività fisica.

Di contro abbiamo il più alto tasso di consumo di farmaci antidiabetici d’Italia e uno dei dati proporzionalmente più bassi di ospedalizzazione del paziente diabetico – evidenzia il consigliere – che però, purtroppo va incontro a complicanze importanti nel progredire della malattia e nel 18% dei casi arriva all’amputazione dell’arto inferiore. 

Possono sembrare freddi numeri, ma sono lo specchio di una sofferenza e di un disagio che tocca non solo i pazienti, ma anche le famiglie e gli amici. Una sofferenza – continua – che va in qualche modo alleviata con strumenti idonei ed omogenei a livello regionale. Ci auguriamo che la proposta di legge trovi la più ampia convergenza politica perchè, sulla salute, unirsi è la migliore delle terapie” conclude Giannetta.