Sei condanne e quattro assoluzioni ma nessun ergastolo come invece era stato chiesto al termine della requisitoria dalla pubblica accusa.
Continua....
Questo il resoconto del processo di primo grado con rito ordinario svoltosi a Palmi e scaturito dall’operazione “Erinni” che nel 2013 portò all’arresto di numerose persone ritenute coinvolte nell’ultima tranche della cruenta faida di Oppido Mamertina.
Era stato chiesto infatti il carcere a vita per alcuni imputati fra i quali il giovane che nel 2012 avrebbe dato il boss Francesco Raccosta in pasto ai maiali nell’ambito della faida di ‘Ndrangheta fra i Ferraro-Raccosta e i Polimeni-Mazzagatti-Bonarrigo.
La pena più alta la Corte d’Assise presieduta da Silvia Capone l’ha inflitta a Rocco Mazzagatti, condannato a 20 anni di carcere, 16 anni a Domenico Polimeni, 15 anni a Simone Pepe, 13 anni e 4 mesi a Pasquale Rustico e 10 anni a Leone Rustico e Domenico Scarfone.
Assolti invece Giuseppe Ferraro, Silvana Atteni, Valerio Pepe e Alessandro Rocco Ruffa.
Gli imputati erano accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso e omicidio, sono stati arrestati a novembre del 2013 a seguito dell’attività condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria sotto le direttive ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Reggio Calabria.
La Corte ha condannato anche al risarcimento di 500 mila euro al Comune della cittadina costituito come parte civile.
SARA FAZZARI