“La storia si ripete. Ancora una volta la Sacal affida un servizio in gestione senza prevedere le clausole sociali. Un modo di procedere inqualificabile, specie per una società a partecipazione pubblIca”. Il Segretario Generale Fortunato Lo Papa commenta così l’avviso di manifestazione di interesse per l’affidamento di spazi per la vendita di prodotti duty free nell’area airside dell’aeroporto di Lamezia Terme.
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Un avviso sul quale la Fisascat ha molto da dire, tanto da chiedere più volte alla società un incontro. Visto il silenzio che ne è seguito e visto che giovedì due marzo scadranno i termini per la partecipazione al bando, Lo Papa si è autoconvocato con una delegazione di lavoratori per domani uno marzo dalle ore 10.
“Mancano totalmente clausole di salvaguardia del personale o altre misure che possano tutelare i livelli occupazionali – spiega il Segretario Generale – e questo comporta il concreto rischio di perdita del posto di lavoro per il personale che attualmente è impiegato nello scalo con la conseguente dispersione delle professionalità acquisite in un momento storico così delicato”.
“Parliamo di famiglie monoreddito, di lavoratori impiegati nello scalo anche da venti anni e che ora rischiano di dovere andare a casa con scarse probabilità di trovare un nuovo spazio nell’attuale scenario occupazionale. Quella che si sta portando avanti insomma rischia di essere una vera e propria macelleria sociale”.
Ma non solo. Nel bando viene richiesto come prerequisito per i partecipanti un “fatturato annuo medio riferito agli ultimi tre esercizi finanziari 2020-2021-2022 pari ad almeno € 1.500.000,00”. Una cifra importante che difficilmente le aziende calabresi riescono a coprire e che le vedrà quindi escluse. “Vogliamo sapere – afferma Lo Papa – perché siano stati posti dei requisiti che si sa essere difficili da possedere per le nostre imprese e perché nel bando manchino le clausole di salvaguardia per gli attuali lavoratori. Fino ad ora il confronto è stato evitato e giunta l’ora – conclude – che la Sacal capisca che le organizzazioni sindacali non possono essere ignorate e la dignità dei lavoratori calpestata!”