Ultim'Ora
25 Mag 2025, Dom

Furto di legname e roghi di rifiuti nel Parco d’Aspromonte: arresti domiciliari per un uomo di Sant’Eufemia


È frutto di una lunga e complessa attività investigativa l’operazione condotta dai Carabinieri Forestali del Parco Nazionale d’Aspromonte, che nei giorni scorsi ha portato all’applicazione di una misura cautelare nei confronti di un uomo residente a Sant’Eufemia d’Aspromonte. I militari del Nucleo “Parco” di Gambarie d’Aspromonte, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Palmi, hanno eseguito un’ordinanza che prevede gli arresti domiciliari per il soggetto indagato, accusato di gravi reati ambientali commessi all’interno dell’area protetta.

Continua....


autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Le indagini, partite nel 2024 e coordinate dal Reparto Carabinieri Parco Nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria, sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Palmi e si sono concentrate su una serie di episodi di furto aggravato di legname in un bosco comunale sito nella località Petrulli, zona “C” del Parco. Il quadro emerso è inquietante: il prelievo illegale di legname si affiancava a pratiche di gestione e combustione illecita di rifiuti, tra cui veicoli fuori uso, con gravi danni ambientali.

Decisivo, nel ricostruire le responsabilità, è stato l’impiego di strumenti tecnologici avanzati: videocamere nascoste e localizzatori GPS hanno permesso di monitorare e documentare con precisione le attività illecite dell’indagato. Le accuse, ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, comprendono furto aggravato, ricettazione, gestione non autorizzata di rifiuti e combustione illecita, in violazione del Codice Penale e del Decreto Legislativo 152/2006 in materia ambientale.

L’operazione rientra in un più ampio piano di tutela del patrimonio ambientale promosso dai Carabinieri Forestali all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, area di straordinario valore naturalistico ma anche spesso esposta a pressioni e reati ambientali. Le indagini, assicurano i militari, proseguiranno senza sosta, nel segno della legalità e della salvaguardia dell’ecosistema aspromontano.