Da Giuseppe Mazzaferro 
Un controllo di routine dei Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro si è trasformato in un nuovo arresto per un pregiudicato già agli arresti domiciliari per reati associativi. Nel pomeriggio di ieri, i militari hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi, dopo aver scoperto gravi violazioni alle restrizioni imposte all’individuo.
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Il fatto risale al 12 gennaio scorso, quando i Carabinieri, nel corso di un controllo, hanno trovato l’uomo a pranzo con sette persone non conviventi, tra cui una donna sottoposta alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Un incontro chiaramente vietato, che il pregiudicato ha tentato di giustificare affermando che si trattava di familiari conviventi. Tuttavia, le prove raccolte sul posto, come una tavola imbandita e chiari segni di una lunga permanenza, hanno smentito immediatamente la sua versione.
Le restrizioni imposte dal provvedimento cautelare vietavano all’uomo qualsiasi contatto con persone esterne al proprio nucleo familiare. Nonostante ciò, l’individuo ha organizzato un convivio in aperta violazione delle disposizioni e ha tentato, con sorprendente freddezza, di manipolare la realtà davanti alle forze dell’ordine. La prontezza e l’attenzione dei Carabinieri, esperti conoscitori del territorio, hanno permesso di smascherare l’inganno e documentare ogni dettaglio nell’informativa trasmessa al tribunale.
Il Tribunale di Palmi, ricevuta la relazione, ha disposto senza esitazione l’aggravamento della misura cautelare, riportando il pregiudicato in carcere. Questo episodio conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle misure cautelari e nel prevenire comportamenti illeciti. Grazie alla loro professionalità e al loro radicamento sul territorio, i Carabinieri di Gioia Tauro si sono dimostrati ancora una volta un baluardo nella lotta contro l’illegalità.
redazione giornalistica