di Enzo Romeo
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Baumann, il sociologo e filosofo polacco scomparso nei giorni scorsi ha coniato la frase “società liquida”.
Una espressione così netta e forte che rende l’idea di cosa siamo diventati.
Però, attenzione, non tutto è liquido o marcio.
C’è una voglia di conoscere e aprire i confini del sapere. Una forte sete di sapere che tocca per fortuna le giovani generazioni.
Sono esse a rappresentare la strada da percorrere. Sono esse a non anteporre la monetizzazione e il profitto rispetto alla conoscenza.
Meno male, visto che i soldi prevalgono come concetto.
Ma Keynes più o meno diceva che le idee sono più forti e vengono prima del denaro.
Sono certo che sua così.
Noi adulti abbiamo un compito: imporre ai nostri giovani di studiare.
È lo studio, la conoscenza che salva una società.
Chi non studia con forza e profondità è fatto fuori.
Carlo Freccero parla di un rischio di nazismo culturale.
Evitiamolo.