L’Associazione “Giù le mani dai Sindaci”, composta da ex sindaci ed ex amministratori locali, denuncia la grave disparità di trattamento nelle decisioni che colpiscono le amministrazioni comunali. L’ultimo caso, quello del Comune di Bari, ha riacceso il dibattito sulla gestione degli scioglimenti per presunte infiltrazioni mafiose.
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L’associazione non contesta il mancato scioglimento dell’ente pugliese, ma evidenzia come in molte altre situazioni comuni siano stati commissariati per vicende di gran lunga meno gravi o addirittura inesistenti, con conseguenze devastanti per amministratori e istituzioni locali. Il danno più grave, sottolineano i promotori della protesta, riguarda gli amministratori dichiarati incandidabili, che subiscono una stigmatizzazione permanente, compromettendo il loro futuro politico e personale.
Per questo motivo, l’associazione ha annunciato un sit-in a Roma, insieme agli amministratori dei comuni ingiustamente sciolti, per chiedere maggiore equità e trasparenza nelle decisioni sugli enti locali. L’appello al governo è chiaro: riesaminare i casi controversi e adottare misure concrete per garantire giustizia a chi è stato colpito da provvedimenti sproporzionati.
“Non è solo una questione di dignità per tanti amministratori colpiti ingiustamente, ma di credibilità delle istituzioni e di diritto dei cittadini a un giudizio equo e imparziale”, sottolinea l’associazione. Il sit-in punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare il governo affinché si ponga fine a disparità di trattamento che mettono a rischio la democrazia locale.