La Conferenza dei capigruppo apre la seconda fase della legislatura calabrese, con il rinnovo delle Commissioni come primo nodo da sciogliere tra gli alleati di maggioranza.
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Dopo la tradizionale pausa estiva, la politica calabrese è pronta a rimettersi in moto. Nei prossimi giorni si terrà la Conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che segnerà ufficialmente il ritorno ai lavori dell’assemblea di Palazzo Campanella. Al centro dell’attenzione ci sarà il delicato tema del rinnovo delle Commissioni e delle loro presidenze, un dossier cruciale per gli equilibri della maggioranza di centrodestra.
L’esito delle elezioni amministrative ed europee e il recente rimpasto di Giunta voluto dal governatore Roberto Occhiuto hanno infatti rimescolato le carte tra gli alleati, rendendo necessaria una ridefinizione dei rapporti di forza all’interno della coalizione. In particolare, sarà da verificare il delicato equilibrio tra Forza Italia e Lega: se da un lato gli azzurri godono di un peso maggiore nella Giunta, dall’altro la Lega può contare su quattro presidenze di Commissione contro la sola di Forza Italia, nonostante i rispettivi numeri in Consiglio siano a vantaggio degli azzurri.
Secondo fonti vicine alla maggioranza, si starebbe lavorando a una mediazione che, pur mantenendo invariato l’assetto delle presidenze, permetterebbe a Forza Italia di “piazzare” uno dei suoi consiglieri in posizioni di rilievo. Tra i nomi in lizza ci sono quelli di Domenico Giannetta e Antonello Talerico, con la presidenza della Commissione Vigilanza, tradizionalmente riservata all’opposizione, che potrebbe tornare nelle mani della maggioranza.
La Conferenza dei capigruppo discuterà queste questioni nei prossimi giorni, aprendo ufficialmente la fase 2 della legislatura. Il rinnovo delle Commissioni dovrebbe seguire subito dopo la riunione, segnando un primo passo nella ripresa delle attività del Consiglio regionale.
Ma le sfide non si fermano qui. All’orizzonte si profilano altri temi caldi per la politica calabrese, tra cui la nascita di due nuovi enti regionali, la società digitale ReDigit Spa e l’Agenzia per l’energia, oltre al sempre controverso tema dell’autonomia differenziata. La maggioranza, pur con qualche incertezza interna, ha finora tenuto la barra dritta, ma l’opposizione promette di non abbassare la guardia, cercando di forzare la mano su questioni cruciali per il futuro della Regione.