Buone notizie per le oltre 400 persone non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità dell’area del Distretto Sanitario della Locride, 42 comuni che vanno da Palizzi a Monasterace. Dopo un periodo di interruzione per mancanza di personale, durato diversi mesi, il servizio di Assistenza domiciliare integrato (Adi), è stato riattivato dal direttore del distretto, dott. Domenico Carbone.
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Cartbone, operando operando in sintonia con il direttore sanitario dell’Asp Antonino Bray, ha predisposto l’adozione di un atto di impegno economico e l’espletamento di un avviso interno rivolto agli infermieri e fisioterapisti dell’Azienda. L’Avviso – ha spiegato – rivolto ai dipendenti in modalità “aperta” (in modo da aggiornare continuamente gli elenchi), ha registrato l’adesione di una quindicina di infermieri e di cinque fisioterapisti e pone il servizio pubblico, fondamentale come ha saputo indicarci l’emergenza Covid19 (che, sottolinea Carbone, «non è ancora terminata»), nelle condizioni di fornire direttamente risposte ai bisogni di prestazioni domiciliari delle persone con cronicità.
Il direttore del distretto è consapevole che non si è ancora a pieno regime, ma guarda positivamente il futuro. Si è consapevoli che un quindicina di infermieri e soltanto cinque fisioterapisti non saranno sufficienti a dare risposte a tutti, ma la direzione del Distretto ritiene che questi numeri saranno incrementati da nuove adesioni . Per il momento l’assegnazione dei Piani di assistenza individuale (Pai), che è già partita, avverrà sulla base della disponibilità del personale.
FONTE GAZZETTA DEL SUD