La possibilità di partecipare al progetto ‘il palcoscenico della legalità’ per
le scuole della locride nasce,grazie alla spinta di Sabrina Garofalo, amica e
ricercatrice presso l’Università degli Studi della Calabria e CROSS-Università
di Milano,da una collaborazione dell’area formazione del nostro coordinamento
con Co2 Crisis Opportunity Onlus -un’associazione che da oltre dieci anni opera
in contesti di emarginazione, occupandosi di comunicazione sociale, costruzione
di reti e progetti di promozione dell’impegno civile per studenti e ragazzi- e
con i suoi partner sul territorio, tra cui Avviso Pubblico.
L’obiettivo,attraverso il linguaggio teatrale, è quello di sensibilizzazione e
discutere insieme alle classi, non tanto del fenomeno della Ndrangheta che ci
circonda, quanto delle dinamiche di potere che si instaurano all’interno di
esso, riflettendo sul ‘come’ ed ‘in che misura’ ciascuno può fare la sua parte
per il raggiungimento del bene comune.
Oltre alle classi selezionate per i laboratori con gli attori-formatori, tutti
i ragazzi delle scuole della locride avranno la possibilità di vedere (nelle
mattinate del 10-11 marzo al teatro di Gioiosa Ionica) lo spettacolo teatrale
‘Se dicessimo la verità’ di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano, spettacolo seguito
da un dibattito con attori, testimoni, protagonisti delle storie raccontate,
parte integrante del progetto.
Dal 2012 ad oggi hanno partecipato al progetto più di 58.000 studenti delle
scuole di tutta Italia e proprio in questi giorni inizieranno i laboratori che
vedranno impegnate molte scuole del nostro territorio.
Oltre al progetto, all’interno del calendario dei ‘100 passi verso il 21
Marzo’, Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle
Vittime Innocenti delle Mafie. che quest’anno per i 25 anni di Libera ci vedrà
riuniti a Palermo, lo spettacolo ‘Se dicessimo la verità’ avrà una serale con
ospiti d’eccezione al teatro di Gioiosa Ionica nella serata del 10 Marzo.
Come coordinamento crediamo che questo nuovo modo, per noi, di entrare in
relazione con i ragazzi e fargli fare esperienza di alcune dinamiche, possa
essere un utile accompagnamento al processo di memoria e riscatto che portiamo
avanti nel nostro territorio.
‘Le parole son finestre oppure muri’ diceva Rosenberg e questo progetto,
attraverso il linguaggio teatrale, certamente ci aiuterà a spalancare finestre
su concetti come giustizia sociale, comunità monitorante, etica collettiva. Ci
auguriamo vivamente ci accompagni anche in una riscoperta, riflessione e
riappropriazione del linguaggio come veicolo di gentilezza, opportunità e sana
relazione in contrapposizione al linguaggio di violenza, d’odio,
discriminazione e potere.
Per il coordinamento di Libera Locride
La referente Deborah Cartisano
La responsabile della formazione Carmen Bagalà
Continua....