Si nota un certo fermento politico, a Caulonia, in questo periodo, per le varie problematiche che attanagliano il paese e per alcuni “spostamenti” e ricollocazioni nei vari schieramenti contrapposti alla maggioranza guidata da sindaco, Caterina Belcastro. Ora la giunta Belcastro si trova a dover gestire alcuni importanti interventi, per il miglioramento delle infrastrutture scolastiche, e per il consolidamento di zone dissestate, idrogeologicamente, ovvero Maietta, nel centro storico, e via dei Carafa in Marina. Sulle varie questioni cittadine abbiamo sentito il medico Franco Napoli, leader dell’associazione “Benessere per la Jonica”, molto stimato e con una consolidata esperienza politica, avendo, anche, negli anni, rivestito importanti ruoli amministrativi. Un liberal socialista moderato, il dr. Napoli, che, intorno a sé sta raccogliendo molti consensi.
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Dr. Napoli, cosa pensa della situazione politica cittadina e anche delle iniziative organizzative amministrative relative gli spostamenti e ricollocazioni di alcuni uffici pubblici e delle scuole, a Caulonia?
Nella sezione di Caulonia di “Benessere per la Jonica” si parla di molte cose e, anche, di razionalizzazione degli uffici e dei servizi ai cittadini. Sulla questione specifica non conosco dettagli, scopi e fattibilità. A tal uopo, come si suole fare in tutte le cittadine moderne e democratiche contiamo che il Sindaco faccia sempre chiarezza su tutto, informando la cittadinanza, che ha il diritto di condividere eventuali progetti di razionalizzare e ridistribuzione degli uffici pubblici di proprietà comunale e non. Come Associazione riteniamo che il Comune debba puntare a valorizzare e utilizzare le varie strutture di proprietà, belle ed agibili, da anni inutilizzate, soprattutto presenti nelle varie frazioni di Focà, Ursini,Campoli ecc. e in Caulonia Centro. Ovviamente, bisogna badare che gli spostamenti non provochino promiscuità, con la con la commistione di attività diverse che arrecherebbero danni anche alla salute pubblica come quella, ad esempio di ubicare 118 o centri vaccinali in vicinanza di scuole o asili. L’occasione sarà propizia per rivalorizzare il nostro meraviglioso entroterra che soffre da anni di una politica di abbandono.
Entrando nel personale, a livello politico locale si è notato un suo allontanamento da Reazione Cauloniese.
La vita non è fatta dai desideri bensì dagli atti di ciascuno. Se la domanda me l’avesse posta un altro non ne avrei parlato al momento per un certo imbarazzo essendo coinvolti alcuni cari amici e parenti, ma la trasparenza ed il coinvolgimento sono stati sempre cardini del mio modo di operare. Non si tratta in effetti di un allontanamento bensì di una necessaria condivisa “disarticolazione” .
Mi spiego: provenendo ed operando non nel mondo politico di un partito ma in quello civico, delle professioni e del Terzo Settore, concettualmente ritenevo e ritengo interessante per qualsiasi comprensorio, la partecipazione alla vita di comunità di un “Terzo Polo Pluralista” operante in attività di interesse generale con finalità civiche, solidaristiche, culturali , di equità ed utilità sociale il quale , in un modo o nell’altro, alla fine potesse fornire un proprio eventuale contributo per un progetto innovativo nel Paese attraverso il coinvolgimento di segmenti diversi di una comunità come da anni pratichiamo per il territorio all’interno dell’associazione “Benessere per la Jonica”.
Per Noi, attività di questo tipo, non possono certamente essere concepite come una “gabbia chiusa” o del tipo “ 4 amici al bar” in cui i partecipanti sono obbligati ad uniformarsi in tutto con posizionamenti non chiari ed estremizzati , divisori e pregiudiziali, opportunistici e personali, ma con scelte libere e condivise.
Inizialmente l’obbiettivo di questa aggregazione (Terzo Polo) ,poi autonomamente, e forse impropriamente, configuratasi in “Reazione”, sembrava tutt’altro che volta a proporre una programmazione di iniziative praticabili per rilanciare il comprensorio di Caulonia . Nelle poche riunioni ufficiali, io come tanti altri che dopo le prime battute hanno abbandonato (e purtroppo proprio tutti quelli che come me potevano vantare esperienze amministrative, pregresse ed attuali), si è dovuto constatare che i “veri organizzatori” invece di indicare e suggerire modalità e strumenti per armonizzare un progetto lasciando ad ognuno quella autonomia e quella creatività che fanno la ricchezza e la bellezza di un gruppo di Terzo Polo, gradualmente hanno creato un “catenaccio” troppo settorialmente schierato anche nelle simpatie, e non solo partitiche. Pertanto l’esperienza iniziale, da probabile strumento aggregativo, diveniva agli occhi di tutti noi poco attrattiva, credibile, praticabile, efficace ed attenta ai veri problemi ed esigenze del Paese. Spero di sbagliarmi ma non ho notato, in sostanza, ascolto e tolleranza , ma, invece, grandi pretese autoritarie personali e minima progettualità: in poche parole un piccolo “campo di concentramento”. Anche se, dei pochi elementi rimasti, qualcuno ha nel proprio bagaglio delle idee interessanti, non penso saranno facilmente realizzabili in quel contesto e con quel modo di operare. Il tutto rimarrà solo un sogno?
Nell’incedere si era spesso percorsi da impulsi opposti, caldo e gelo, distacco e frenesia; sembrava di essere in ritardo su tutto e di essere ancora in tempo per qualsiasi cosa, di andare molto veloce e di restare incollati all’asfalto, cioè una sensazione di esserci e non esserci, di distacco rispetto a quanto ci circondava, di indefinita fragilità e concretezza. Non è questo quello che serve!
Pertanto più che di allontanamento il mio comportamento lo definirei come una fisiologica attuale disaffezione per evitare, principalmente alla mia età, illusioni e delusioni e così valutare tranquillamente dove orientare gli sforzi del terzo settore , che si orienterà, sicuramente, verso una futura compagine politica di Terzo Polo che a mio parere occorre, per armonizzare un percorso innovativo e per fare finalmente rinascere il Paese. Personalmente continuerò , con gli altri, a dare un mio modesto contributo per il paese, che da 35 anni vivo insieme alla mia famiglia. Non ho verità, né certezze, ma ho fiducia e speranza in quanto un variopinto aquilone si alza sempre con il vento contrario non con quello a favore. Concludo precisando che i miei desideri per Caulonia non possono intaccare le attività proprie dell’associazione Benessere, che continueranno a prescindere da tutto, date le principali finalità culturali, informative e divulgative. Alla fine a Noi interessano tutti i politici, ma che nel concreto dimostrino di fare qualcosa di buono per i nostri paesi.