Appello al commissario Occhiuto: evitare la chiusura del centro di eccellenza, già fondamentale nella lotta al Covid, per prevenire disagi e garantire servizi efficienti ai cittadini.
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«Roberto Occhiuto reintegri il Laboratorio analisi di via Willermin, a Reggio Calabria, nella rete territoriale dei laboratori pubblici, poiché attualmente escluso da un vecchio decreto commissariale», afferma in una nota il Partito Democratico di Reggio Calabria. La richiesta è rivolta al commissario alla Sanità calabrese, affinché emani un nuovo decreto che includa nuovamente questa struttura, già punto di riferimento nella lotta al Covid durante la pandemia e recentemente beneficiaria di fondi pubblici per l’ammodernamento.
Il PD reggino sottolinea come l’Asp di Reggio Calabria abbia recentemente riaperto il dibattito su un’ormai obsoleta riorganizzazione dei laboratori analisi, prevista dal citato decreto commissariale, che era stata fortemente contestata all’epoca e mai pienamente attuata. In questo contesto, il Laboratorio di via Willermin rischia la chiusura.
«Se questa razionalizzazione dovesse essere portata avanti – continuano i dem – si perderebbe una struttura di grande efficienza, con gravi ripercussioni sui cittadini. Il rischio è che si debba ricorrere sempre più spesso al settore privato per ottenere i referti, con tempi di attesa più lunghi da parte degli ospedali dell’Asp».
La critica si rivolge anche alla direttrice generale dell’Asp reggina, Lucia Di Furia, accusata di immobilismo e promesse mancate in merito alla tutela delle strutture pubbliche. «È giunto il momento di abbandonare una gestione puramente contabile della sanità, di porre fine ai tagli indiscriminati e di concentrarsi sulla salvaguardia e il potenziamento delle strutture pubbliche», conclude il Partito Democratico. Senza un cambio di rotta, i cittadini rischiano di non ricevere risposte adeguate sul territorio, aggravando ulteriormente il già precario bilancio del Servizio sanitario calabrese, vicino a un deficit di 300 milioni di euro.