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13 Feb 2025, Gio

Il Psdi riparte in Calabria: «Sanità, alta velocità e riformismo per un nuovo inizio»

Nominati due coordinatori regionali. Preti: «Sì al Ponte sullo Stretto, ma servono strade e ferrovie»

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Il Partito Socialista Democratico Italiano (Psdi) torna a strutturarsi in Calabria con la nomina di due coordinatori regionali: Pasquale Santoianni e Luigi Cosentini, entrambi cosentini. La designazione, voluta dal segretario nazionale Paolo Preti, segna il primo passo verso la creazione di un polo riformista che ambisce a riscoprire i valori socialdemocratici ispirati al pensiero di Giuseppe Saragat.

Sanità, infrastrutture e una visione riformista
Paolo Preti, ribadendo la centralità del trittico saragattiano case, scuole e ospedali, ha evidenziato le urgenze calabresi, a partire dalla sanità: «Delegare la gestione sanitaria alle regioni è stato un errore che ha prodotto disastri, soprattutto in realtà come Calabria e Piemonte. È ora di rimediare per garantire cure adeguate ai cittadini».

Quanto alle infrastrutture, Preti si dice favorevole al Ponte sullo Stretto, ma critica l’approccio del ministro Salvini: «Non basta il Ponte per sviluppare il turismo. Servono strade, ferrovie e alta velocità per trasformare questa regione meravigliosa in un polo turistico di livello internazionale».

Un passato da recuperare, un futuro da costruire
La Calabria ha un legame storico con il Psdi, grazie a figure come Costantino Belluscio, sindaco di Altomonte e parlamentare per oltre un decennio. Riprendendo quel filo, il partito punta ora a riunire personalità e forze esterne per rilanciare una visione politica riformista, alternativa ai personalismi che hanno caratterizzato la politica contemporanea.

Il futuro del Psdi tra sfide locali e ambizioni nazionali
Nei prossimi giorni si terrà una riunione organizzativa per definire strategie e individuare i comuni in cui presentare liste alle elezioni di primavera. Santoianni e Cosentini sono già al lavoro per coinvolgere nuove figure pronte a contribuire al progetto.

«Il Psdi ha sempre voluto “socialdemocratizzare” la sinistra – ha concluso Preti – e continuerà a farlo. È tempo di superare partiti costruiti attorno a una figura e tornare a una politica che metta al centro idee e valori. La Calabria può essere un laboratorio di questo cambiamento».