Il primo Cittadino di Reggio Calabria ha accolto a Palazzo San Giorgio il massimo rappresentante dell’Ateneo reggino. Presenti i vicesindaci Brunetti e Versace
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha accolto questa mattina a Palazzo San Giorgio il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti. L’incontro, al quale hanno preso parte anche i vicesindaci Paolo Brunetti e Carmelo Versace, è stato l’occasione per fare il punto sulle diverse attività di collaborazione in atto tra le amministrazioni comunale e metropolitana e l’Ateneo reggino, nell’ottica della sinergia già instaurata tra gli Enti con il comune obiettivo di costruire occasioni di sviluppo per il territorio ed in particolare per le fasce giovanili della popolazione.
“Ringrazio il rettore Zimbalatti per la gradita visita istituzionale – ha affermato il sindaco a margine dell’incontro – all’Università Mediterranea ci lega un proficuo percorso di collaborazione che sta producendo frutti considerevoli sul piano dell’attività di ricerca e di programmazione, su temi strategici come quelli dell’ambiente, dell’urbanistica, delle infrastrutture e dell’innovazione. Siamo felici di poter proseguire questo percorso, consapevoli del ruolo fondamentale che l’Università può rivestire, nell’ottica della cosiddetta Terza missione, come strumento di trasformazione produttiva della conoscenza, al servizio della crescita del territorio e della sua comunità. E’ questa la strada che dobbiamo valorizzare: una collaborazione istituzionale vitale e proficua, in grado di produrre risultati concreti non solo per la popolazione studentesca all’interno delle mura dell’Ateneo, ma per l’intero territorio metropolitano”.
A fare eco alle dichiarazioni del sindaco il commento del Magnifico Rettore Giuseppe Zimbalatti. “L’incontro odierno – ha affermato – oltre che per un saluto istituzionale della Mediterranea, è stato utile per condividere la necessità di una sinergia istituzionale sempre più forte, nella consapevolezza che la crescita del territorio passa anche attraverso la formazione culturale e scientifica”.
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