I nostri concittadini preoccupati dalle drammatiche e disastrose notizie televisive del ponte “Morandi” di Genova e altri in tutta Italia ( vedi anche il viadotto sulla Fiumarella di Catanzaro, da tempo in corso di consolidamento, farà la stessa fine del ponte Morandi di Genova?, speriamo di no), ci segnalano, come se avessero dei sensori sotto i piedi alla guida delle autovetture, vibrazioni e sobbalzi col sopraggiungere dei mezzi commerciali, soprattutto mezzi pesanti alla fine dell’impalcato del Viadotto Calopinace di Reggio Calabria, direzione di marcia Reggio/Taranto, dovuto a un giunto tecnico con differenza di livello probabilmente causato dalla perdita del cuscinetto di appoggio tra l’impalcato della pila sud o spalla del viadotto Calopinace in direzione Reggio Taranto – uscita dal CE.DI.R.
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L’abbassamento del piano viario è stato rattoppato con del cemento dall’ANAS, quindi il problema è noto. A nostro avviso se non si ripristina l’appoggio delle travi sulle pile queste travi si alzano e si abbassano, probabilmente l’ANAS avrà previsto di intervenire con i lavori dell’ammodernamento della Campo Calabro/Reggio.
Abbiamo in precedenza segnalato queste verifiche da eseguire nei sottopassi e gallerie nel tratto di Sss 106 – Reggio Calabria- Brancaleone, con richiesta del 27 settembre 2017 e a tutt’oggi i problemi rimangono.
Ci permettiamo di fare una considerazione di natura tecnico-politica sul tratto autostradale Campo Calabro/Reggio Calabria, sui finanziamenti dirottati a lavori precedentemente eseguiti su altri tratti autostradali, con il bene placido della Regione Calabria precedente e dell’Amministrazione attuale. I lavori che l’ANAS andrà ad eseguire, la Campo Calabro/Reggio, a titolo di compensazione per queste mancate opere autostradali non potrà mai essere sufficiente in cambio di questo tratto finale della Salerno/Reggio Calabria non realizzato che si sarebbe dovuto raccordare con la E 90 Reggio Calabria/Taranto primo intervento – 5 Megalotto Reggio/Melito PS, anche questo di là da venire.
Con riferimento alla ristrutturazione del tratto di strada Campo Calabro/Reggio con l’aggiunta della terza corsia di sicurezza, che non sappiamo come potrà essere realizzata a valle o a monte dell’attuale tratto viario avendo anche questo superato i cinquant’anni di vita, quando tempo fa è stato sostituito un tratto di impalcato tra gli svincoli di Gallico e Catona si doveva tenere conto che il resto degli impalcati che hanno la
stessa età, la stessa mano costruttiva, stessi materiali, stessa usura, per la vetustà dei manufatti oltre cinquant’anni di usura evidentemente devono essere rifatti e sarebbe stato giusto eseguire prima il tratto autostradale Campo Calabro/Reggio come previsto dal progetto e poi eseguire i lavori, di cui oggi l’ANAS e la politica hanno deciso in tal senso o demolire questi manufatti come è stato fatto nel tratto di strada Salerno Reggio Calabria, oggi E2.
Il futuro per noi reggini, specialmente per quelli dell’ area jonica sarà un caos viario per raggiungere la Sicilia e il Nord Italia in mancanza di aerei e treni insufficienti. Definitivamente segnaliamo il tratto di strada che dall’Area ANAS a forte pendenza su pile altissime conduce al Porto di Reggio e che oggi si disquisisce di portare il traffico da Villa SG, da e per la Sicilia subendo un maggiore carico di automezzi pesanti e quindi la stabilità del ponte sarà incerta e preoccupante. Condividiamo l’opposizione manifestata dal Comune di Reggio Calabria alle Superiori Istituzioni anche con riferimento per l’inquinamento ambientale, problematica principale di cui la scrivente associazione da “illo tempore” conduce una battaglia interessando financo la commissione Europea con condanna allo Stato Italiano.
La richiesta di verifica è stata inoltrata lo scorso 16 agosto alla Condirezione Generale tecnica dell’ANAS, al coordinamento territoriale della Calabria, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell’Interno, al presidente della regione Calabria, al Sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, al Prefetto della Provincia di Reggio Calabria e alla Procura della Repubblica.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC[i]
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
[i] Vincenzo CREA Referente unico dell’A.N.CA.DI.C – Responsabile e coordinatore del territorio nazionale e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” via Nazionale 92 89062 Lazzaro Tel. 349/4090168 email: vincenzocrea@email.it.-pec:vincenzocrea@pec.it