Episodio risale all’aprile scorso. Indagine dei carabinieri
- I carabinieri hanno arrestato ad Aosta un trentunenne,
Roberto Mammoliti, con precedenti di polizia, con l’accusa di essere il responsabile dell’incendio doloso
messo in atto il 22 aprile scorso a San Giorgio Morgeto, nel Reggino, ai danni dell’unica vettura di
servizio in dotazione al locale Corpo dei vigili urbani, provocandone la distruzione.
L’arresto è stato fatto dai carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo valdostano e del Gruppo di
Gioia Tauro in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palmi su
richiesta della Procura della Repubblica.
Le fiamme appiccate all’automobile avevano anche provocato danni al cortile ed ai muri dell’edificio del
Comune, dove ha sede il Corpo dei vigili urbani.
Le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di San Giorgio Morgeto, anche attraverso l’analisi
dell’impianto di videosorveglianza del Comune, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’atto
intimidatorio e di identificarne il responsabile. Mammoliti, dopo avere scavalcato la recinzione del cortile
della sede del Comune, aveva cosparso di liquido infiammabile la vettura in dotazione al Corpo e vi aveva
dato fuoco, dandosi poi alla fuga.
Dall’attività investigativa è emerso che il 31enne avrebbe messo in atto l’incendio per vendicarsi del
fatto che non era stata accolta dall’Ufficio tecnico del Comune, al quale si era rivolto appena la mattina
precedente, la sua richiesta di ottenere un’indennità di 70 mila euro per l’esproprio di un terreno di
proprietà della sua famiglia. Esproprio risalente a 25 anni addietro e necessario per la realizzazione della
strada Pedemontana, che collega i centri dell’entroterra del comprensorio della piana di Gioia Tauro.
Mammoliti, dopo avere messo in atto l’incendio, aveva fatto rientro ad Aosta, dove si è trasferito da
tempo per motivi di lavoro, facendo comunque la spola con San Giorgio Morgeto, luogo di residenza dei
suoi familiari.
Importante, per l’individuazione e l’arresto di Mammoliti, si è rivelata la collaborazione tra i carabinieri
del Comando provinciale di Reggio Calabria ed i militari in servizio ad Aosta