La Cgil condanna l’ennesima intimidazione alle imprese: “Serve un intervento deciso dello Stato”
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Un incendio nella notte tra il 14 e il 15 marzo ha distrutto due mezzi per la raccolta rifiuti a Cirò Marina, in un deposito nella zona sud della cittadina crotonese. I mezzi, di proprietà dell’azienda campana Tlz, appaltatrice del servizio di nettezza urbana, sono andati completamente distrutti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme.
L’episodio richiama un altro grave incendio avvenuto appena un giorno prima a Tropea, dove diversi veicoli per la raccolta differenziata e uno scuolabus sono stati divorati dalle fiamme.
Cgil: “Atto vile e inaccettabile”
La Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, con il segretario generale Enzo Scalese, ha espresso solidarietà alla società Tlz, definendo l’accaduto un “vile attacco incendiario” con danni stimati in almeno un milione di euro.
«Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio contro imprese del territorio – sottolinea il sindacato – ed è un segnale allarmante per la sicurezza e la legalità. È necessario un intervento deciso per rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata».
Appello alle istituzioni: “Più sicurezza per imprese e lavoratori”
Scalese ha chiesto un’azione concreta da parte dello Stato per garantire la sicurezza delle imprese e dei lavoratori: «Non possiamo permettere che la criminalità condizioni lo sviluppo economico della nostra regione. La Cgil continuerà a battersi per la legalità e la tutela di chi lavora onestamente».
L’episodio di Cirò Marina si inserisce in un preoccupante contesto di minacce e intimidazioni nel settore della gestione rifiuti, richiamando l’attenzione sulla necessità di una risposta forte e immediata da parte delle istituzioni.