Sab. Ott 12th, 2024

Le nuove linee guida sull’affido familiare sono state al centro di un incontro svoltosi a Palazzo Campanella per iniziativa dell’Ufficio del Garante per l’Infanzia, che ha incontrato i rappresentanti del Terzo Settore, le associazioni di volontariato, l’Associazione “Diritto alla famiglia – Donare Futuro”, i rappresentanti dei Tribunali dei Minori di Reggio Calabria e Catanzaro.
All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale al lavoro ed alle politiche sociali Federica Roccisano e Mario Nasone del Centro comunitario Agape.
“Con oggi avviamo una vera e propria campagna d’ascolto con il terzo Settore, è la prima occasione per conoscerci, e per sperimentare un metodo di lavoro diverso rispetto al passato, che avrà poche formalità”, ha detto il garante Antonio Marziale che nel rapporto diretto con gli interlocutori del suo ufficio, “magari basato anche su una semplice telefonata”, intende costruire un nuovo stile di lavoro, “ma soprattutto di risultati da raggiungere insieme, soprattutto in questo importante processo di riforma per trasformare il welfar regionale da semplice assistenzialismo a vera e propria assistenza sociale”.
Molte le iniziative annunciate da Marziale, dalla prossima istituzione dei centri di rianimazione pediatrica, che presto saranno aperti nei tre ospedali hub della regione, “per i quali come ufficio del Garante ho finanziato l’alta formazione del personale medico-sanitario che dovrà operarvi”, alle iniziative riguardanti la lotta alla dispersione scolastica e per formare professionalmente minori in regime di detenzione da inserire a pieno titolo nel mondo del lavoro.
“Il diritto per ogni bambino – ha detto Nasone – è quello di avere una famiglia. L’affido familiare che la Regione sta rivedendo nei suoi meccanismi all’interno della più ampia riforma del welfar regionale rappresenta un cambiamento positivo che coinvolgerà a pieno titolo i Comuni ed il privato sociale, facendo sviluppare il welfar dal basso”.
L’assessore Roccisano ha quindi illustrato i nuovi punti della riforma sull’affido familiare, “che come le altre riforme che stiamo attuando – ha sottolineato – ha come metodo la concertazione ed il confronto. Il primo step riguarderà il trasferimento ai Comuni del fondo per l’affido, mentre l’importo della retta sarà differito tra affido familiare ed extrafamiliare”. L’assessore ha parlato di “rivoluzione in atto, poiché fino ad oggi la Calabria è stata una ‘repubblica’ a parte, perché tante cose non sono assolutamente comparabili con il resto del Paese. E’ mancata la volontà di attuare il cambiamento e ci sono state resistenze. C’è anche la paura che questa riforma potrebbe non funzionare, ma bisogna prendere atto che finora queste linee guida non hanno funzionato, e noi vogliamo attuarle mettendo al centro di questa riforma proprio i bambini”.
In un messaggio fatto pervenire all’incontro, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, che avrebbe dovuto partecipare ai lavori ma è stato impegnato in altri appuntamenti istituzionali, ha definito l’affido familiare una questione molto seria. Nel ringraziare il Garante per l’invito ad un confronto su “un tema assai delicato”, Irto ha assicurato che “il Consiglio regionale, nell’esercizio della propria funzione amministrativa, valuterà con attenzione la sintesi del dibattito odierno, al fine di tutti gli eventuali e utili sviluppi formativi”.

Continua....


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