Ven. Ott 4th, 2024

Carissimi Dirigenti, Docenti, Alunni, Famiglie e Personale tutto della scuola.

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All’inizio di questo nuovo anno scolastico voglio salutarvi e augurarvi un cammino proficuo di crescita nella conoscenza reciproca e nella capacità di dialogo.

L’anno scorso, grazie alla disponibilità di insegnati e dirigenti, ho potuto visitare alcune scuole ed incontrare tanti di voi alunni. Vi ho richiamato alla via della ragione, che ci spinge a costruire una civiltà dell’accoglienza e del rispetto reciproco e che apre alla possibilità della ricerca di Dio. Vi ho invitati alla vera libertà, che non è capriccio o cedimento ai sentimenti passeggeri, ma costruzione della vita nella verità e nel bene, accogliendo quei valori necessari per costruire già dentro le vostre persone un mondo migliore. Ricordiamo che la vita è relazione e che tutti abbiamo la stessa dignità, per cui la libertà personale finisce lì dove comincia quella dell’altro. La relazione deve implicare armonia e non contrapposizione sterile, che non giova a nulla.

La scuola deve servire a far crescere ragazzi e giovani verso questo ideale.

Vi invito, cari alunni, ad amare la scuola e a sfruttare gli insegnamenti che ricevete per il vostro bene. Essa è il luogo dove mondi interiori entrano in rapporto, pronti a travasare gli uni negli altri sensibilità e confronto, caratteri in formazione e maturità da conquistare. È da quei banchi che può passare la speranza di un mondo migliore che tutti speriamo.

Vi invito a lasciare spazio alle profonde domande esistenziali che nascono dal confronto con  i grandi spiriti, a non lasciar cadere la grande domanda sul senso della vostra vita e sul posto che in essa voi dovete occupare con la vostra specifica vocazione.

Vivere significa rispondere ad una chiamata. Vi esorto ad essere generosi nello spendere la vostra vita a servizio di grandi ideali, seguendo la Bellezza, la Verità, la Giustizia, che chiama ad ogni ora e che chiama tutti.

Viviamo in un tempo difficile, che chiede a tutti responsabilità e impegno: tanti fratelli vengono nella nostra terra in cerca di sicurezza e di pace, tanti cuori cercano la pace scappando dalla propria casa in un momento in cui si sta consumando quella che papa Francesco ha definito la “terza guerra mondiale a pezzi”. Tanta violenza si insinua nel nostro quotidiano e lambisce anche le nostre menti. La scuola è il luogo in cui si impara a giudicare il bene e il male, in cui si impara a scegliere il bene.

Auguro a tutti voi che quest’anno vi trovi convinti in questo impegno personale e comunitario a cercare nelle aule scolastiche i «materiali» essenziali per la costruzione della propria identità, e possiate appassionarvi alla vita vostra e dei altri, fino al dono gioioso di sé per la costruzione di una nuova civiltà.

A voi insegnanti l’augurio che possiate dedicarvi con passione a questo compito che la società vi affida, anche se tanti problemi vi impediscono tante volte ad esercitare questa passione.

A voi genitori l’invito a collaborare con la scuola. La vostra collaborazione non si risolva solo nel sapere se sarà promosso o meno, se viene valutato più o meno degli altri compagni. Collaborate con gli insegnanti a far nascere nei vostri figli la passione per la verità e per il bene.

Vi benedico di cuore, mentre invoco su tutti la protezione della Madonna della Consolazione.

 

Giuseppe Fiorini Morosini

Arcivescovo Metropolita

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