Mer. Ott 16th, 2024

Negli ultimi vent’anni, il Sud Italia ha vissuto un’emorragia demografica senza precedenti, con oltre un milione di giovani che hanno lasciato le loro terre d’origine in cerca di un futuro migliore. La Calabria è tra le regioni più colpite da questo fenomeno, noto come “fuga di cervelli.” La mancanza di opportunità lavorative, le carenze nelle infrastrutture e nei servizi, e una generale percezione di stagnazione economica hanno spinto migliaia di giovani a trasferirsi al Nord Italia o all’estero.

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La partenza di questa forza lavoro giovane e qualificata rappresenta una perdita incalcolabile per la Calabria e per l’intero Meridione. La regione, già afflitta da tassi di disoccupazione elevati e da un tessuto economico fragile, vede così sfumare il potenziale necessario per un possibile rilancio economico e sociale. Le conseguenze di questa emigrazione sono evidenti: il progressivo spopolamento, il declino delle comunità locali e un’economia sempre più dipendente da trasferimenti esterni.

Un altro aspetto critico che incide sul futuro della Calabria è la questione delle fabbriche dismesse. Molte di queste strutture, una volta motori dell’economia regionale, sono ormai abbandonate e piene di sostanze inquinanti. Non solo non offrono più lavoro, ma rappresentano un pericolo costante per la salute pubblica. Gli abitanti delle zone limitrofe sono esposti a sostanze cancerogene, una situazione che acuisce la già precaria condizione sanitaria della regione.

A questo si aggiunge il problema dei rifiuti elettronici. In Calabria, come in altre regioni del Sud, la gestione dei rifiuti è spesso carente, e non è raro trovare discariche illegali dove vengono abbandonati rifiuti di ogni tipo, compresi quelli elettronici. Questi rifiuti, se non trattati correttamente, possono rilasciare sostanze tossiche nell’ambiente, contaminando il suolo e le falde acquifere. Inoltre, una parte di questi rifiuti viene spedita illegalmente all’estero, in particolare verso alcuni paesi africani, dove viene smaltita senza le dovute precauzioni, causando ulteriori danni ambientali e sanitari.

La situazione è complessa e richiede interventi urgenti e coordinati. La puntata di “PresaDiretta” intitolata “Un mondo di scarti,” in onda domenica alle 20.35 su Rai 3 e RaiPlay, intende approfondire queste tematiche, mettendo in luce le radici della crisi che affligge la Calabria e il Sud Italia. Sarà un’occasione per riflettere su come la gestione inadeguata dei rifiuti e l’emigrazione dei giovani stiano minando il futuro della regione.

La Calabria, con le sue risorse naturali e culturali, avrebbe il potenziale per essere un luogo di sviluppo e prosperità. Tuttavia, per invertire la rotta, è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni, sia a livello locale che nazionale, per creare un ambiente favorevole alla crescita e all’innovazione, e per affrontare con decisione le questioni ambientali che minacciano la salute e il benessere dei suoi abitanti.

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