Sab. Ott 12th, 2024

Un richiamo alle famiglie e alla preghiera per ritrovare l’unione e il conforto nella devozione mariana. Un invito a curare il proprio cuore per affrontare le sfide della vita.

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Venerdì sera, come di consueto, Bivongi ha vissuto momenti più intensi di identità e appartenenza attraverso l’intronizzazione della statua di Maria Santissima Mamma Nostra. Questa statua, che rappresenta un punto di riferimento spirituale per l’intera comunità, ci ricorda che Maria non è statica, ma cammina al nostro fianco nella storia e nella vita quotidiana. È un invito a rinnovare costantemente la nostra devozione, un momento di grande suggestione anche per i più piccoli.

Questa tradizione, ormai consolidata, si rivolge non solo ai bambini, ma soprattutto alle famiglie, in particolare a quelle più giovani. È un’occasione per riscoprire il valore della preghiera in famiglia, un tempo fondamentale per mantenere l’unità e superare le difficoltà quotidiane. Oggi, infatti, molte famiglie si sfaldano proprio perché non si prega più insieme nelle case.

Sabato sera si è tenuta processione della tela, un rito che ha assunto sempre più importanza nel tempo. La venerazione della tela originale, che rappresenta la Madonna, è un gesto che coinvolge tutta la comunità. La domenica mattina è stata dedicata alla messa e a una breve processione, simbolo di numerosi aspetti della vita del paese, concludendo la giornata con una celebrazione in piazza, occasione per ritrovarsi come comunità di Vallata e celebrare insieme la festa.

L’accoglienza dei bivongesi, che hanno atteso con devozione questo momento in Piazza del Popolo, testimonia il profondo legame che unisce la comunità a Maria Santissima, considerata la “mamma nostra”. Questa fede radicata nel DNA del popolo di Bivongi accompagna i bivongesi ovunque vadano, diventando una risorsa di forza e speranza anche nei momenti di maggiore difficoltà.

Durante la sua omelia, il vescovo ha parlato dell’importanza di unire cuore e mente. Richiamando le parole della Scrittura, ha esortato i fedeli a prendersi cura del proprio cuore, perché è lì che nascono non solo le buone intenzioni, ma anche le cattiverie e le invidie. Curare il proprio cuore è fondamentale per vivere una vita piena e serena, soprattutto in un tempo come il nostro, segnato da disordini e passioni che spesso conducono a gravi errori.

Il messaggio, tuttavia, non era di rimprovero, ma di speranza. Rivolgendosi a chi è “smarrito di cuore”, Isaia annuncia una buona notizia: Dio è vicino e pronto a salvare. È un messaggio di conforto per chiunque abbia perso la via o commesso errori, ricordando che la misericordia divina è sempre pronta ad accogliere e a rinnovare.

In un periodo storico difficile, segnato da conflitti e incertezze, le persone cercano rifugio nella fede e in Maria Santissima. Anche chi è smarrito di cuore, come coloro che compiono atti di violenza in famiglia o seguono strade sbagliate, può trovare nel suo amore materno un’ancora di salvezza. Maria, con il suo cuore grande e puro, sa come guidare i suoi figli verso una vita rinnovata nell’amore e nella speranza.

Che questa festa sia per tutti i bivongesi un’occasione per ritrovare entusiasmo e forza, un invito a proseguire con gioia il proprio cammino di vita, senza scoraggiarsi di fronte alle inevitabili difficoltà che si incontreranno lungo la strada.