La Fiumara La Verde: decenni di trascuratezza che minacciano vite e territorio

Bianco, 18 gennaio 2025 – Un’altra notte di paura e difficoltà a Bianco, dove la Fiumara La Verde, ormai da decenni una minaccia costante, ha nuovamente straripato. Le immagini di una SS 106 completamente sommersa dall’acqua parlano chiaro: il territorio è in ginocchio e i rischi per la sicurezza di cittadini e infrastrutture continuano a crescere, aggravati dall’inerzia delle istituzioni competenti.

Continua....


autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

L’emergenza di ieri notte ha richiesto l’intervento immediato dei Carabinieri di Bianco, del personale ANAS, dei Vigili del Fuoco del distaccamento locale e di numerosi volontari. Nonostante il loro instancabile lavoro, le conseguenze dello straripamento sono state drammatiche. La SS 106, unica arteria che collega l’area ionica reggina, è rimasta bloccata per ore, impedendo il transito in un momento critico. Un episodio su tutti testimonia la gravità della situazione: un’ambulanza diretta verso l’ospedale di Locri con un paziente in condizioni critiche, sospetto infarto, è stata costretta a invertire la marcia e dirigersi al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Il percorso, allungato di 60 chilometri, ha messo a rischio la vita del paziente, le cui condizioni sono ancora incerte.

La Fiumara La Verde rappresenta un problema storico, che affonda le sue radici in oltre vent’anni di trascuratezza da parte delle istituzioni. La Provincia di Reggio Calabria prima, e la Città Metropolitana di Reggio Calabria poi, non sono mai riuscite a garantire interventi strutturali per arginare i rischi. Gli agricoltori, i cittadini e le infrastrutture locali sono stati lasciati soli, costretti a subire gli effetti devastanti di una gestione insufficiente e frammentaria.

Il sindaco di Bianco, Giovanni Versace, dopo aver trascorso la notte sul campo accanto ai soccorritori, ha deciso di agire con determinazione. In una lettera inviata al Prefetto di Reggio Calabria, la dottoressa Clara Vaccaro, ha richiesto un incontro operativo urgente con la Regione Calabria e la Città Metropolitana. “Non possiamo più tollerare questa inerzia – ha dichiarato il primo cittadino –. La nostra comunità è stanca di pagare il prezzo dell’indifferenza istituzionale. Ogni tentativo di risolvere il problema è stato vano, e ora non c’è più tempo da perdere. La sicurezza delle persone deve essere una priorità assoluta”.

La situazione è resa ancor più critica dall’assenza di una programmazione strutturale e dalla mancanza di fondi per gli interventi necessari. Nel frattempo, il territorio continua a subire danni: agricoltura in crisi, infrastrutture compromesse e un senso di abbandono che alimenta la sfiducia nella popolazione.

“È tempo che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità – ha aggiunto Versace –. Non permetteremo che la nostra comunità venga ulteriormente ignorata. La Fiumara La Verde deve diventare una priorità per tutti gli enti coinvolti. Basta con il rimpallo di responsabilità, ora servono azioni concrete”.

Il Comune di Bianco si impegna a monitorare attentamente la situazione e a mantenere alta l’attenzione sull’emergenza. Dopo anni di immobilismo, la richiesta è chiara: un piano di interventi strutturali e risolutivi, per garantire la sicurezza di un territorio che non può più essere lasciato solo.

La notte del 17 gennaio rimarrà impressa nella memoria della comunità di Bianco come l’ennesima dimostrazione di quanto la Fiumara La Verde rappresenti una minaccia concreta. Una minaccia che non può più essere ignorata.