Carmela Mancuso, 79 anni, per 38 giorni portò rose al Pontefice durante il ricovero al Gemelli. A Pasqua l’ultimo abbraccio, poi il dolore e il ritorno in piazza San Pietro tra 250mila fedeli.
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Tra le 250mila persone che oggi hanno riempito piazza San Pietro per l’ultimo saluto a Papa Francesco, c’era anche lei: Carmela Mancuso, la “signora dei fiori gialli”.
Ex insegnante di 79 anni, originaria di Monterosso, in Calabria, e da sei anni residente a Roma, Carmelina – come la chiamano tutti – era diventata un volto noto nei giorni del ricovero del Papa al Policlinico Gemelli. Per ogni giorno dei 38 trascorsi da Bergoglio in ospedale, lei si era presentata con un mazzo di rose gialle da donare al Pontefice. E proprio il giorno della dimissione, Papa Francesco, affacciandosi al balcone, l’aveva salutata con affetto. Subito dopo, deviando il suo percorso verso Santa Marta, volle portare quei fiori davanti all’icona della Salus Populi Romani nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Carmelina aveva incontrato il Papa anche il giorno di Pasqua, alla vigilia della sua morte. Quel giorno, raccontò poi a la Repubblica, un gendarme l’aveva riconosciuta tra la folla e le aveva permesso di consegnare di persona il suo mazzo di fiori. «Gli ho fatto gli auguri da parte dei miei parenti, dei miei amici, di tutto il mondo», aveva detto commossa. Francesco le aveva risposto con un semplice “grazie”, a bassa voce, e le aveva donato una coroncina del rosario, poggiandogliela tra le mani con dolcezza.
Alla notizia della morte del Pontefice, Carmela aveva pensato di non partecipare ai funerali, sopraffatta dal dolore. «Voglio vivere questo momento da sola in casa», aveva confidato. Ma oggi, superando il peso della tristezza, si è presentata comunque in piazza San Pietro, stringendosi silenziosamente alla grande folla.
«Ringrazio Dio per averci donato questo Papa», aveva detto nei giorni scorsi, ricordando la grazia di averlo potuto conoscere da vicino.