Da redazione giornalistica 
Dopo l’attacco a medici e infermieri, il vertice dell’Asp di Catanzaro chiede maggiore tutela per il personale sanitario: «Serve protezione per chi salva vite»
Ancora un episodio di violenza al pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Lo scorso 25 aprile, un giovane di 24 anni ha aggredito due medici e due infermieri in servizio, venendo poi arrestato in flagranza di reato dai carabinieri.
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A commentare l’accaduto è stato il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, che ha visitato il presidio la sera stessa dell’aggressione, il giorno successivo e nuovamente nella mattinata odierna. «Il clima che si respira è di rammarico e delusione – ha dichiarato – perché i nostri operatori sono lì per offrire assistenza e cure nel modo migliore possibile. Subire aggressioni non fa che scoraggiare chi ogni giorno sceglie di lavorare in prima linea nell’emergenza-urgenza, un settore in cui invece servirebbe il massimo sostegno».
A seguito dell’episodio, il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha annunciato la prossima sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le forze dell’ordine per aumentare i livelli di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie della provincia. Il documento sarà formalizzato nel prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
«Accogliamo con grande favore l’iniziativa del prefetto – ha aggiunto Battistini – perché contribuirà a creare un clima di maggiore tranquillità per il personale. Il pronto soccorso di Lamezia è già dotato di personale di vigilanza, ma è chiaro che ogni ulteriore misura a tutela dei nostri sanitari è fondamentale. Chi lavora per salvare vite merita rispetto e protezione».
Giuseppe Mazzaferro