di Raffaella Silvestro
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L’ attivo unitario regionale di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, riunito a Lamezia Terme, ha
approvato l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del CCNL degli
operai agricoli e florovivaisti 2022-2025, contenente importanti
novità economiche e normative, predisposta dalle stesse
organizzazioni sindacali a livello nazionale. Lo rendono noto
gli stessi sindacati.
Durante l’incontro, presieduto dal segretario generale della
Uila Uil Calabria Nino Merlino e concluso dal segretario
generale della Flai Cgil Calabria Bruno Costa, è scritto in una
nota, “l’ipotesi di piattaforma contrattuale è stata presentata
dal segretario generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia.
Sulla base della sua relazione si è sviluppato un dibattito
approfondito. I molti interventi hanno sia sostenuto la
piattaforma unitaria, sia sottolineato, riguardo ad una regione
a vocazione agricola come la Calabria, anche l’importanza della
contrattazione e del confronto per affrontare criticità e
sostenere il lavoro di qualità. Da qui, l’approvazione del testo
da parte dei delegati e dirigenti sindacali del settore
agricolo”.
L’ipotesi di piattaforma parte dalla constatazione, prosegue
la nota, che “il rinnovo del CCNL si colloca in un contesto
caratterizzato dall’emergenza pandemica, che ha duramente
colpito l’economia, il lavoro e la società italiana. Il settore
agricolo nazionale ha però dimostrato di essere un settore
strategico per il Paese. Proprio durante il lockdown del 2020 le
vendite dell’agroalimentare sono aumentate (+5,4%), così come le
esportazioni, a dimostrazione dell’assoluto valore e qualità
delle produzioni nostrane. Diversamente, a livello
occupazionale, dal 2019 al 2020, i dipendenti del settore sono
calati di circa 18mila unità, mentre preoccupano i dati che
vedono lavoratori prestare la propria attività per meno di 10
giornate annue (14,03%) e coloro che lavorano per meno di 50
giornate annue (33,04%), sprovvisti delle tutele minime
assistenziali e previdenziali. Un numero così basso di giornate
lavorative è, peraltro, indice di forme irregolari di lavoro e
caporalato. Il rinnovo del CCNL dovrà saper incoraggiare nuovi
percorsi lavorativi virtuosi, rafforzare l’alleanza tra imprese
e Sindacato, migliorare le condizioni normative ed economiche
dei lavoratori, incrementare la competitività.
Un positivo segnale arriva dall’inserimento nella nuova Pac
della ‘clausola della condizionalità sociale’. Sarà, inoltre,
necessario dare piena attuazione alla legge 199/2016 sul
contrasto al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento del
lavoro in agricoltura, incrementare la qualità della
contrattazione e puntare sulla bilateralità, anche attraverso lo
strumento delle ‘Convenzioni'”.
Altri punti su cui interviene la piattaforma sono
“rafforzamento delle relazioni sindacali, welfare, tutela della
salute, sicurezza, formazione, attraverso le politiche tese a
collegare scuola e lavoro”.