Lun. Ott 14th, 2024

Ancora una conferma. La Reggina fa capire al campionato che passare dal Granillo è impresa difficile per tutti, perchè sullo Stretto si arena anche la corazzata Catania.

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L’1-1 finale, firmato da Bangu, è l’espressione di una partita in cui non si è ma vista una differenza abiassale tra il collettivo di Zeman e l’undici di Rigoli. Anzi.

La mole di gioco prodotta dai padroni di casa è risultata sensibilmente superiore a quella degli ospiti che dovranno lavorare molto se davvero vorranno cullare ambizioni da primato.

Tre partite sono davvero poche per esprimere un giudizio totalmente attendibile, ma è già tempo di iniziare ad annotare qualche merito per Zeman ed i suoi.

Già perchè questa squadra non molla mai, non si risparmia e prova sempre a correre più dell’avversario. Gli applausi del Granillo non sono casuali e sugli spalti si perdona anche qualche errore ad una squadra giovanissima che fa intravedere qualità importanti.

Si gioca alle 16.30 ed in un giorno lavorativo, ma il colpo d’occhio che offre il Granillo può essere annoverato tra i migliori degli ultimi difficili anni, che, per ora, sembrano alle spalle.

C’è una curva quasi piena che spinge gli amaranto contro un Catania che sbarca in Calabria forte di grandi nomi e ambizioni, ma anche con una pesante penalizzazione ancora da annullare.

Ne viene fuori una sfida dove si fronteggiano due squadre che giocano in maniera speculare , ma che faticano a offrire spettacolo nonostante la comune scelte di optare per il 4-3-3.

La Reggina, per larghi tratti della prima frazione, fa girare meglio il pallone, tiene il campo con personalità ma ha il torto di non rendersi mai pericolosa.  La produzione del gioco è spesso limitata a traversoni che non trovano mai la zampata di un attaccante.

Il Catania ha individualità di spicco, ma si fatica a contare gli errori in fase di manovra e di disimpegno. Gli etnei, reduci da ben dieci giorni di riposo a fronte dei due degli amaranto, non sembrano neanche stare meglio sotto il profilo fisico.

A fare la differenza, nel primo tempo, è una pessima lettura difensiva dei padroni di casa. Al 28’ Russotto supera troppo facilmente De Francesco e mette in mezzo un pallone che trova la puntuale deviazione di Piscitella, bravo a incunearsi tra le larghe maglie dei centrali di Zeman.

Quella della ripresa è una trama che ricalca fedelmente quanto visto nella prima frazione.

La differenza è che la stanchezza e la lunghezza delle squadre generano qualche emozione in più.

Il Catania va a un passo dal raddoppio con la solita giocata di Russotto. L’ex attaccante del Catanzaro rientra da sinistra a destra e scarica un destro che si stampa sul palo.

Ci prova la Reggina: prima con una punizione di De Francesco, poi con un colpo di testa di Kosnic da corner. Il risultato è il medesimo: palla di poco fuori.

Gli amaranto mantengono il pallino del gioco, ma Botta e compagni non riescono a imprimere il ritmo necessario a  mettere in difficoltà un Catania tutt’altro che irresistibile.

Chi può dare ritmo alla Reggina è Andy Bangu e Zeman lo inserisce a partita in corso dopo averlo escluso dall’undici titolare.

E’ il 33’ della ripresa: lancio di Oggiano, sponda magistrale di Coralli per il congolese che brucia tutti e fulmina il portiere Pisseri.

Ancora una volta la Reggina arriva bene a fine partita e, anche un avversario più riposato, sembra averne meno rispetto alla formazione di Zeman.

La sfida, però, finisce 1-1 e serve Sala per neutralizzare una bella conclusione di Di Grazia.

REGGINA-CATANIA 1-1, IL TABELLINO

REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Knudsen (20’ st Bangu), Botta (28’ st Romanò), De Francesco; Oggiano, Coralli, Porcino. A disposizione: Licastro, Maesano, Baccellieri, De Bode, Carpentieri, Tripicchio, Lo, Cucinotti,, Mazzone, Tommasone. All. Zeman

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Nava, Drausio, Bastrini, Djordjevic; Biagianti, Scoppa (40’ st Calil), Fornito;  Russotto (19’ st Di Grazia), Paolucci, Piscitella (26’ st Di Cecco).  A disposizione: Martinez, Calil, De Santis, Mbodj, Anastasi,, Sessa. All. Rigoli

Ammoniti: Drausio,Scoppa. Bangu, Calil.

Marcatori: 28′ Piscitella, 33’ st  Bangu

Recupero: 2′ e 4’.

Zeman: “Orgoglio e soddisfatto, possiamo migliorare ancora”

Il tecnico amaranto commenta il secondo pareggio nel giro di pochi giorni degli amaranto, oggi opposti al Catania. ‘E’ la terza gara contro una siciliana, per me nato e cresciuto a Palermo sono sfide particolari. Oggi si è vista la differenza di qualità con il Catania, ma sono orgoglioso per la prestazione dei miei giocatori. Tre settimane fa ci davano tutti per retrocessi, oggi abbiamo giocato alla pari contro una big come il Catania. Credo ci si potesse aspettare un Catania più in palla perchè riposato, invece non si è visto. Possiamo ancora migliorare sul piano del gioco, ho visto tanti cross inutili, dobbiamo giocare invece più palla a terra. Non abbiamo mai sofferto, meno di cosi non si può concedere all’avversario, il Catania ha segnato sull’unica occasione concessa a loro. Siamo come un fiore, da derelitti siamo diventati una squadra. Ma possiamo e dobbiamo crescere ancora, avevo avvisato i giocatori di non crossare perchè il Catania era forte nel gioco aereo, invece ho visto troppi cross’.

(fonte Strill.it)

IL VIDEO DELLA PARTITA (da Lega Pro Channel)

 

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