Tra promesse e rinvii, il sogno del Ponte rimane virtuale mentre Salvini cambia discorso e gli automobilisti attendono risposte
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L’estate sta giungendo al termine, e con essa le aspettative di molti italiani di vedere finalmente l’inizio dei lavori per il tanto discusso Ponte sullo Stretto di Messina. La promessa lanciata da Matteo Salvini lo scorso aprile, “l’obiettivo è partire con i lavori entro l’estate prossima”, sembra ora solo un ricordo lontano, mentre la realtà resta ferma ai plastici e alle simulazioni virtuali.
In un clima di continuo slittamento, Salvini preferisce intrattenere battibecchi social, lasciando il Ponte in una dimensione più vicina alla realtà aumentata che a quella concreta. Al Meeting di Rimini, il ministro si è addirittura goduto un viaggio virtuale lungo i tre chilometri della campata grazie a un visore ottico 3D. Un’esperienza immersiva per lui, ma per il resto del Paese resta solo l’attesa di un annuncio reale.
Gli automobilisti, intanto, incolonnati al porto di Villa San Giovanni durante il controesodo, si chiedono se e quando questa grande opera diventerà realtà. Promesse fatte e disattese si susseguono da mesi, e nonostante la retorica politica di Salvini, che assicura che il Ponte non è né di destra né di sinistra, ma “qualcosa che unisce”, gli italiani restano scettici.
Prima dell’ennesimo rinvio, era stato il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, a delineare una tempistica più realistica: inizio lavori dopo l’estate e completamento entro il 2030-2032. Tuttavia, anche queste previsioni sembrano ormai sfumare nel vago.
Con la fine dell’estate ormai alle porte e la scadenza del 21 settembre che si avvicina, non resta che aspettare il prossimo annuncio, sperando che questa volta si tratti di qualcosa di più concreto di un visore 3D e di un selfie per aggiornare la telenovela del Ponte sullo Stretto.