Sab. Ott 12th, 2024

Egregio Assessore,

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Mi rivolgo a Lei in quanto sono fermamente convinta che solo Lei possa risolvere gli innumerevoli disagi che vivono i pendolari che viaggiano sui treni della linea ionica. La informo di quanto è successo questa mattina sul treno regionale 22474 partito da Reggio di Calabria (con partenza 6.12) e diretto a Catanzaro Lido (con arrivo previsto alle 9.02) Come sempre, prima di salire a bordo del treno (io viaggio da siderno), ho obliterato il titolo di viaggio (in allegato),perché è giusto pagare un servizio. Però quando il servizio non è soddisfacente lascia del rammarico, sopratutto quando tale servizio diventa pericoloso per la vita degli stessi passeggeri. Mi spiego meglio: il treno di cui sopra questa mattina in torno alle 8.20, nei pressi della stazione di monasterace-stilo è andato in fumo nel vero senso della parola. Non sono a conoscenza delle cause, ma sono episodi che non devono assolutamente accadere. Vorrei cercare di descriverLe la mia paura e quella dei passeggeri, che sul treno in transito sentivano odore di bruciato ( chiedendosi cose fosse, e se provenisse dall’esterno) e sopratutto quando abbiamo visto del fumo nero, anzi nerissimo, provenire dal treno e che man mano entrava dai finestrini. No, non credo di riuscire a descriverla, solo chi ha vissuto può capire. Le scrivo queste poche righe dalla stazione di monasterace dove siamo fermi da oltre 30 minuti, in attesa di un treno che, come da annuncio, viaggia con 37 minuti di ritardo. Mentre Le scrivo penso: come farò ad arrivare in orario a lavoro? Nel frattempo sento l’annuncio di trenitalia che dice “trenitalia si scusa per il disagio”. Io ringrazio trenitalia per le scuse, ma invece di scusarsi ogni giorno potrebbe fare in modo che questo non accada? Ma è possibile che nelle altre regioni le persone facciano i pendolari da Roma-Milano in 2.50 ore a bordo di treni comodi e sicuri e noi in “carri da bestiame”? Gentile Assessore, mi perdi lo sfogo, ma sono convinta che la Sua sensibilità al dovere possa risolvere questa Odissea che le persone vivono nel quotidiano per andare a guadagnarsi “un pezzo di pane”. La ringrazio a nome di tutti i passeggeri.

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