Mediterraneo, Gli Invisibili: La mostra di Tina Parisi a Roccella Ionica commuove e fa riflettere

Si è conclusa sabato scorso, presso l’ex convento dei Minimi di Roccella Ionica, la mostra “Mediterraneo, Gli Invisibili”, della pittrice Tina Parisi. Un evento intenso, capace di lasciare un segno indelebile nei cuori dei visitatori, raccontando con delicatezza e profondità il dramma di migliaia di migranti che ogni anno affidano le proprie speranze al mare.

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Le opere esposte hanno messo in scena le storie di chi cerca una nuova vita attraversando il Mediterraneo, spesso perdendo la propria esistenza nel tragico viaggio. La sensibilità dell’artista è stata profondamente colpita dal naufragio di Cutro e da quello avvenuto a giugno a 120 miglia dalle coste calabresi. Roccella Ionica, teatro di numerosi sbarchi e simbolo di accoglienza, è sembrato il luogo ideale per esporre queste tele.

Il Messaggio delle Maschere e il Lavoro dell’Accoglienza

Tina Parisi ha scelto di non ritrarre i volti delle vittime, preferendo coprirli con maschere. “Le maschere, pur inquietanti, preservano la dignità e il pudore degli invisibili”, ha spiegato l’artista, aggiungendo che quelle figure anonime raccontano la tragedia di chi vaga senza nome, ricordando le tante vittime di guerre e naufragi.

L’evento, patrocinato dal Comune di Roccella Ionica, ha visto la partecipazione di Caritas, Croce Rossa Italiana e la cooperativa “Jungi Mundu” di Camini, un esempio virtuoso di integrazione. Il progetto ha permesso di ridare vita a un paese che, senza l’arrivo dei migranti, avrebbe rischiato di perdere perfino le sue scuole.

L’assessore alla cultura Rossella Scherl ha sottolineato il ruolo fondamentale del lavoro dei volontari, che si impegnano quotidianamente per garantire un’accoglienza dignitosa e umana, sostenendo non solo i vivi, ma anche accompagnando i defunti nei loro paesi d’origine.

Un’Esperienza di Riflessività e Memoria

Le opere di Parisi, con colori tenui e delicati, hanno trasmesso emozioni profonde, evocando il dramma di intere famiglie, di bambini, di anziani, ma anche di chi non ce l’ha fatta a raggiungere le nostre coste. La mostra si è conclusa con la proiezione del videoclip “Maila”, firmato da Simone Ferioli e Antonella Iaschi, un toccante omaggio alle storie di speranza e disperazione che il Mediterraneo continua a custodire.

L’arte di Tina Parisi ha dimostrato ancora una volta di essere uno strumento potente per dar voce agli invisibili e per ricordare a tutti noi l’importanza di non voltare lo sguardo di fronte a queste tragedie umane.