I gruppi consiliari di minoranza di Monasterace hanno presentato al protocollo comunale una richiesta di annullamento del provvedimento adottato dal sindaco, ritenendolo inappropriato e contrario ai principi democratici. Secondo i consiglieri di opposizione Palmiro Spanò, Alessandro Zannino, Andrea Marino e Ilario Papaleo, l’atto sarebbe viziato sia nella forma che nella sostanza, costituendo una limitazione del diritto di accesso agli atti amministrativi.
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Tra le principali contestazioni mosse dalla minoranza, vi è l’assenza di una preventiva convocazione della conferenza dei capigruppo, passaggio ritenuto fondamentale per garantire il confronto istituzionale prima dell’adozione di misure di questo tipo. Inoltre, il provvedimento viene interpretato come un tentativo di ostacolare l’attività di controllo dei consiglieri comunali, soprattutto di quelli di opposizione, in violazione della normativa vigente e del regolamento comunale.
“La decisione del sindaco è lesiva del diritto di accesso e visura degli atti, limitando il nostro ruolo di vigilanza sulla gestione dell’ente”, denunciano i consiglieri di minoranza, che parlano apertamente di un atto “illegittimo, arrogante e antidemocratico” da parte dell’amministrazione. L’opposizione chiede dunque l’immediata revoca del provvedimento, annunciando che, in caso contrario, intraprenderà tutte le azioni necessarie per tutelare le proprie prerogative istituzionali.