Ultim'Ora
14 Mag 2025, Mer

Morte Papa Francesco, Un Profeta del nostro tempo è tornato alla Casa del Padre

Commozione e gratitudine dalla Calabria per Papa Francesco: “Ora tocca a noi vivere il suo esempio”
Calabria – La notizia della morte di Papa Francesco ha attraversato come un brivido le Chiese di Calabria, lasciando un segno profondo nei cuori dei fedeli e dei pastori. In un momento carico di commozione, i vescovi della regione si sono uniti in un messaggio di cordoglio e preghiera, esprimendo dolore per la perdita e gratitudine per il dono di un pontefice che ha segnato la storia con la forza del Vangelo vissuto.

Continua....


autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

«Appresa con dolore la notizia del ritorno dell’amato papa Francesco alla casa del Padre – si legge nel comunicato della Conferenza Episcopale Calabra – rendiamo grazie al Signore per aver donato alla Chiesa e al mondo un profeta fedele del nostro tempo. Chiediamo a Dio la grazia di mettere in pratica il suo esempio di compassione evangelica, vicinanza agli ultimi e accoglienza di tutti i figli di Dio. La Vergine Maria, Salus Populi Romani, lo accolga tra le sue braccia e gli ottenga la gloria promessa ai servi fedeli».

A Lamezia Terme, la diocesi guidata da mons. Serafino Parisi si è stretta in preghiera: «In questo giorno di lutto per la Chiesa universale, affidiamo l’anima del Santo Padre a Dio. A lui siamo grati anche per aver scelto il nostro attuale vescovo». Il messaggio della diocesi sottolinea il valore profetico della figura di Francesco: «Uomo di Dio che ha attraversato la storia in ascolto del mondo, ci ha insegnato a vivere il Vangelo senza compromessi, ma sempre con rispetto per la dignità di ogni persona. Indelebile rimarrà l’immagine di San Pietro vuota durante la pandemia, quando da solo, carico di fede, affidò il mondo intero al Signore. Indimenticabili le sue parole contro la ‘ndrangheta e i suoi instancabili appelli alla pace, fino all’ultimo Urbi et Orbi, in cui ricordava che la vita eterna è il destino promesso a tutti coloro che credono».

A Reggio Calabria – Bova, l’arcidiocesi, guidata da mons. Fortunato Morrone, ha parlato di «tristezza illuminata dalla speranza pasquale»: «La morte non ha l’ultima parola. Papa Francesco, per dodici anni, ci ha mostrato il volto di una Chiesa in cammino, fatta di ascolto, di vicinanza, di coraggio missionario. Ci ha ricordato che il Vangelo è gioia che trasforma, che i poveri sono il nostro passaporto per il Paradiso, che nessuno dev’essere escluso dalla carezza del Risorto».

Nel segno di una spiritualità profondamente mariana, la diocesi ha voluto ricordare il legame del Papa con Santa Maria Maggiore, dove sarà sepolto. «Ci affidiamo anche noi a Maria, certi che Papa Francesco continui a intercedere perché la Chiesa resti unita e ardente nella carità. Tutte le comunità parrocchiali sono invitate alla preghiera. Il 25 aprile, nella Cattedrale di Reggio Calabria, l’arcivescovo Morrone celebrerà una Messa in suffragio del nostro amato Papa».

Francesco ci lascia un’eredità spirituale potente e attuale: ora è compito della Chiesa portarla avanti, con lo stesso coraggio e la stessa tenerezza che hanno segnato il suo pontificato.