Da Giuseppe Mazzaferro 
Con il titolo evocativo “CREATIVA… io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”, parte ufficialmente la prima iniziativa di Locride 2025 – Tutta un’altra storia: un progetto che, pur non avendo ottenuto il titolo di Capitale Italiana della Cultura, rilancia con forza l’impegno per costruire un futuro condiviso e partecipato.
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Promosso dal GAL Terre Locridee con il progetto “Laboratori di comunità per l’accoglienza – L’incontro tra il viaggio e il racconto”, il festival nasce come laboratorio permanente diffuso nei comuni del comprensorio, con l’obiettivo di trasformare i cittadini in Narratori di Comunità e rendere le comunità protagoniste attive della propria memoria e identità.
«Valorizzare le risorse del territorio significa creare opportunità concrete per la comunità», ha dichiarato il presidente del GAL Francesco Macrì, ribadendo l’importanza del legame tra tradizione e innovazione per uno sviluppo davvero sostenibile. Sulla stessa linea il direttore Guido Mignoli, che ha evidenziato come iniziative di questo tipo rappresentino «un investimento nel capitale umano e culturale della Locride».
CREATIVA si propone come spazio aperto di confronto e costruzione, dove laboratori, incontri e narrazioni diventano strumenti di accoglienza, coesione e sviluppo. Il racconto si fa così pratica di cura, di ascolto, di immaginazione: una chiave per generare una nuova guida turistica narrativa, un archivio digitale partecipato, un’antologia collettiva, veri e propri
redazione giornalistica