Sarà aperta solo domani, dalle ore 9 in poi, la camera ardente al Palamilone per le vittime del naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro. Lo slittamento è dipeso dal protrarsi delle operazioni di identificazione delle persone decedute affidato agli uomini della Polizia scientifica della questura ma anche al fatto che il mare continua a restituire cadaveri, l’ultimo dei quali all’alba di oggi, che man mano vengono trasportati al palazzetto dello sport.
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L’ultimo bilancio ufficiale stilato dal centro coordinamento soccorsi riunito in Prefettura parla di 64 vittime accertate, solo 23 delle quali finora sono state compiutamente identificate; si tratta di 22 afgani e un siriano. Tra le vittime i minori sono 14, lo stesso numero di quelli sopravvissuti al disastro, 5 dei quali ricoverati all’ospedale civile di Crotone, 6 al Cara di Isola Capo Rizzuto e altri non accompagnati che sono stati ospitati in strutture idonee. Tra i minori c’è anche un arrestato, si tratta di uno dei presunti scafisti del barcone naufragato.
Le ricerche dei dispersi proseguono, anche di notte, con due vedette sempre a mare, un elicottero della Capitaneria di porto e un altro della Polizia di Stato.
Oltre ai 6 bambini in ospedale sono ricoverate altre 9 persone. Due delle quali nel reparto covid.