12 Feb 2025, Mer

Domenico De Lorenzo depone al maxiprocesso Maestrale: «Vivevo nella paura, ho perso tutto».

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Un drammatico racconto di estorsioni, intimidazioni e anni di paura è emerso durante il maxiprocesso Maestrale contro la ‘ndrangheta vibonese. Domenico De Lorenzo, imprenditore ed ex titolare di una ditta calabrese, ha deposto oggi presso l’aula bunker del nuovo Palazzo di Giustizia di Vibo Valentia, rivelando i dettagli delle minacce subite nel 2018. «Mi disse che mi avrebbe ammazzato e dato in pasto ai porci», ha dichiarato riferendosi a Francesco Lo Scalzo, uno degli accusati.

Secondo il suo racconto, l’imprenditore ha vissuto anni di terrore a causa delle richieste estorsive e delle violenze psicologiche subite. Tra i nomi citati, spiccano Pasquale Scordo, ex consigliere comunale di Piscopio, accusato di fare da intermediario tra De Lorenzo e la ‘ndrina Mancuso, e Francesco Lo Scalzo, 42enne di Tropea, imputato per estorsione.

Le richieste di denaro
De Lorenzo ha riferito che nel 2018 gli fu chiesto di pagare 50.000 euro come “pizzo”, cifra mai versata. «In Calabria, “fare i doveri” significa pagare il pizzo», ha spiegato l’imprenditore, aggiungendo che la richiesta gli fu comunicata da Scordo, che avrebbe agito per conto di Domenico Mancuso. Di fronte al rifiuto, De Lorenzo fu escluso come fornitore e iniziò a subire minacce sempre più pressanti.

Le minacce fisiche
L’episodio più inquietante si sarebbe verificato durante un incontro con Lo Scalzo, che, dopo aver perquisito De Lorenzo per verificare che non portasse microfoni, lo avrebbe minacciato con una pistola. «Mi indicò la fronte e disse che mi avrebbe fatto un buco qui», ha dichiarato De Lorenzo. A ciò si aggiungono episodi in cui Lo Scalzo si sarebbe presentato nello showroom dell’imprenditore con una bottiglia di benzina e un accendino, terrorizzando i clienti.

Anni di terrore
Le intimidazioni hanno avuto un pesante impatto sulla vita di De Lorenzo, costretto a chiudere l’azienda di famiglia, attiva dal 2015, e a vendere immobili per pagare i debiti. «Ho vissuto anni terribili, vivevo nella paura. Ho scelto la legge, ma ho perso tutto», ha dichiarato l’imprenditore, che oggi vive lontano dalla Calabria per sfuggire alle minacce.

Il maxiprocesso
Le dichiarazioni di De Lorenzo sono parte integrante del maxiprocesso Maestrale, incentrato sulla rete di estorsioni e intimidazioni gestite dalla ‘ndrangheta vibonese. Mentre il processo prosegue, il suo racconto rappresenta una testimonianza emblematica del clima di violenza e controllo imposto dalle organizzazioni criminali sul tessuto economico calabrese.