In risposta a Occhiuto è intervenuto il capogruppo Pd Domenico Bevacqua, che ha accusato il presidente della Giunta regionale “di non avere il rispetto di considerare e valorizzare il lavoro che viene fatto nelle commissioni consiliari. E lei – ha aggiunto – oggi sta palesemente manifestando la sua volontà di non tener conto in nessun modo del lavoro di quest’aula e dei consiglieri regionali, sia di maggioranza che di minoranza”. “Questo è la gravità oggi – ha aggiunto – di quello che lei oggi ci rappresenta, se consideriamo tutti gli le leggi Omnibus approvate in quest’aula su input della giunta regionale scavalcando le commissioni, non tenendo conto dei lavori della commissione, non tenendo conto nemmeno delle proposte della sua maggioranza. Credo che questo sia un vulnus democratico caro presidente”. Muraca, che si è vista respinta la richiesta per mancanza delle firme necessarie, ha accusato Occhiuto di comportamento ondivago. “Lo stallo che state creando con questa attesa causerà la perdita di centinaia di posti di lavoro” ha affermato il consigliere Pd, che ha ricordato che la norma fu inserita in un emendamento il giorno prima dell’Omnibus. “Noi non l’abbiamo manco letta. Al contrario – ha aggiunto – non si parte dal territorio per approvare le leggi. Oggi non dovevamo discutere l’abrogazione, ma discutere questa norma”. Muraca ha poi detto di non capire l’atteggiamento del presidente. “La sua posizione ambientalista sul rigassificatore nel porto e sulla seconda linea a Gioia Tauro – ha sostenuto – non è proprio identica. Mi pare che lì voi siete favorevoli sull’approvazione del piano di gestione. Mi pare che siete favorevoli su queste linee. Perciò tutto questo amore per l’ambiente noi lo apprezziamo”. Ha chiuso la discussione Sabrina Mannarino (FdI), intervenuta per precisare che in Commissione si è solo “preso atto della fine dei lavori dell’organismo consiliare, in attesa – ha spiegato – delle valutazioni del governo che ha in un certo senso ha rilevato dei profili di incostituzionalità con l’articolo centodiciassette comma tre, abbiamo in questo modo licenziato i lavori della commissione senza votare alcunché”. (ANSA).
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