Nel giorno del centenario della mistica calabrese, migliaia di fedeli da tutto il mondo si radunano a Paravati per la solenne cerimonia presieduta dal vescovo Attilio Nostro.
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Ci siamo. Oggi 23 agosto 2024 la grande chiesa richiesta dalla Vergine Maria e sorta a Paravati per volontà della Serva di Dio Natuzza Evolo sarà elevata a santuario. Proprio nel giorno in cui la mistica con le stigmate Calabrese, morta il giorno di Ognissanti del 2009, avrebbe compiuto un secolo di vita. È questo uno dei giorni più attesi dal nutrito popolo di fedeli che, in tutto il mondo, si rifà al carisma di Mamma Natuzza.
Un momento storico, a cui tanti di loro hanno deciso di non mancare. Sono migliaia, infatti, i pellegrini attesi in questa giornata nella spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, luogo in cui su input della Serva di Dio è sorta la realtà religioso-socio-assistenziale Villa della Gioia, con al centro la grande chiesa. La cerimonia solenne della sua elevazione a santuario inizierà alle 18.30 presieduta dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Attilio Nostro, lo stesso che nell’agosto del 2022 l’ha consacrata e aperta al culto.
La chiesa è stata preannunciata alla Serva di Dio molti anni fa dalla stessa Vergine Maria, nel corso di uno dei tanti colloqui e delle tante visioni avute in vita. «Non è stata una mia volontà. Io – spiegava al riguardo – sono la messaggera di un desiderio manifestatomi dalla Madonna nel 1944, quando mi è apparsa nella mia casa dopo che ero andata sposa a Pasquale Nicolace. Quando l’ho vista, le ho detto: “Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta?”. Lei ha risposto: “Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e una casa per alleviare le necessità di giovani, di anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno”. Allora, ogni volta che io vedevo la Madonna, le chiedevo quando ci sarebbe stata questa nuova casa e la Madonna mi rispondeva: “Ancora non è giunta l’ora per parlare”. Quando l’ho vista nel 1986, mi ha detto: “L’ora è giunta”».
In conseguenza di ciò, il 13 maggio di un anno dopo, su ispirazione di Natuzza e con l’assenso del vescovo dell’epoca Domenico Tarcisio Cortese, è stata costituita l’associazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, in una fase successiva divenuta Fondazione di religione e di culto, approvata dallo stesso presule e civilmente riconosciuta dal Ministero dell’Interno. Con l’acquisizione di terreni e di vecchi edifici ristrutturati quest’ultima ha dato vita a un primo insediamento operativo e alla sede della stessa, costituiti dal Centro per anziani “Monsignor Pasquale Colloca”, in cui Mamma Natuzza spirò, e dal Centro dei Servizi alla persona “San Francesco di Paola”, ancora in fase di ultimazione.
I lavori di realizzazione della chiesa hanno avuto inizio il 30 maggio del 2006, con la prima cazzuolata di cemento effettuata proprio dall’umile donna calabrese. Una volta portato a conclusione il progetto, l’edificio sacro due anni fa è stato da monsignor Nostro aperto al culto e dedicato al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Quest’oggi, come detto, si concretizzerà l’ulteriore step, la sua elevazione a santuario. Un momento a cui, amiamo pensare, la Serva di Dio non vorrà mancare per nessuna cosa al mondo, magari assistendovi con le lacrime agli occhi dal cielo, affiancata dai figli Salvatore, Antonio e Anna Maria.