L’inchiesta sui legami tra clan e curva nord prosegue. Nino Ciccarelli convoca un incontro tra gli ultrà interisti mentre si indaga sui nuovi equilibri dopo l’omicidio di Antonio Bellocco.
Continua....
A pochi giorni dall’omicidio di Antonio Bellocco, esponente di spicco della ‘ndrangheta e membro del direttivo della curva nord interista, la tensione nel mondo ultrà cresce. Nino Ciccarelli, uno degli storici capi degli ultrà dell’Inter, ha annunciato sui social una riunione per giovedì 12 settembre, alle ore 21.30, presso il “Baretto”, un noto punto di ritrovo dei tifosi nerazzurri nei pressi dello stadio di San Siro.
La convocazione arriva in un momento delicato, a seguito dell’uccisione di Bellocco, accoltellato da Andrea Beretta, altro leader della curva nord. Bellocco, considerato erede dell’omonima cosca della ‘ndrangheta, sarebbe stato coinvolto in una disputa interna per ottenere maggior potere e profitti all’interno del giro economico legato agli ultrà.
L’omicidio, avvenuto a Cernusco sul Naviglio, ha portato gli inquirenti a intensificare le indagini sui rapporti tra la criminalità organizzata e i gruppi ultrà, indagine coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra. Le forze dell’ordine stanno monitorando i movimenti degli esponenti di spicco della curva, cercando di comprendere i nuovi equilibri che potrebbero emergere dopo la morte di Bellocco.
Ciccarelli, che in passato è stato coinvolto in diversi episodi violenti, tra cui gli scontri del 2018 prima della partita Inter-Napoli, ha diffuso la notizia della riunione attraverso un post che è stato rilanciato anche dal profilo ufficiale della curva nord. Tra i partecipanti attesi figura anche Marco Ferdico, un altro leader ultrà molto vicino a Bellocco. Ferdico ha espresso il proprio cordoglio per la perdita dell’amico attraverso una serie di messaggi sui social, evidenziando l’impatto che l’omicidio ha avuto sulla cerchia più ristretta degli ultrà interisti.
Nel frattempo, l’autopsia sul corpo di Bellocco potrebbe fornire ulteriori dettagli sull’aggressione, tra cui la possibile presenza di un altro colpo di pistola, che si sarebbe aggiunto a quello che ha ferito Beretta. Il 49enne Beretta rimane attualmente detenuto nel carcere di Opera, con le indagini che proseguono sotto la supervisione del gip Lorenza Pasquinelli.
Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come evolveranno i rapporti tra gli ultrà interisti e la criminalità organizzata, con la riunione del 12 settembre che potrebbe segnare un punto di svolta nelle dinamiche interne della curva nord.