Fissata per giorno 29 la prima udienza del giudizio abbreviato
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Fissata al 29 aprile, davanti alla Corte d’assise di Locri, la prima udienza del giudizio immediato nei confronti di Cosimo Sorgiovanni, accusato di aver ucciso Alfredo Pileggi la sera dell’8 febbraio del 2016 a Monasterace. Lo ha disposto il gip distrettuale che ha accolto la richiesta proveniente dai magistrati della Dda di Reggio Calabria, il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, e i sostituti Simona Ferraiuolo e Antonella Crisafulli, che hanno diretto le indagini eseguite dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Roccella Jonica, coadiuvati dalla Stazione di Monasterace.
Il 42enne Sorgiovanni è accusato di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta facente capo alla famiglia Ruga operante nella Vallata dello Stilaro, e di essere l’esecutore materiale dell’omicidio Pileggi, ucciso con 5 colpi d’arma da fuoco mentre si trovava, in sosta a bordo della propria auto nei pressi che frequentava.
Il movente dell’omicidio, secondo i magistrati della Dda reggina sarebbe da ricercare nella relazione extraconiugale intrattenuta dalla vittima con la figlia di un noto esponente della criminalità organizzata locale. Dopo l’arresto Sorgiovanni ha risposto alle domande del gip alla presenza dell’avv. Alfredo Arcorace, che lo difende insieme all’avv. Francesco Lojacono, ed ha respinto l’accusa di aver ucciso Alfredo Pileggi perché quando è stato commesso l’omicidio non sarebbe trovato a Monasterace. Tra le prove a discarico ci sarebbero le riprese di una videocamera che avrebbe colto l’indagato a Siderno in un orario compatibile con il delitto.
Il gip ha individuato quali persone offese i prossimi congiunti della vittima, nonché la Regione Calabria, la Città Metropolitana e il Comune di Monasterace.
FONTE GAZZETTA DEL SUD