La vittima, con un passato legato al narcotraffico, uccisa sotto casa a colpi di fucile.
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A Bovalino, già scossa dall’omicidio di Francesco Marando per mano del figlio, le indagini proseguono sull’assassinio di Giancarlo Polifroni, 50 anni, freddato il 9 gennaio scorso in un agguato di stampo mafioso.
Polifroni, con un passato criminale rilevante e coinvolto in operazioni contro il narcotraffico come “Stupor Mundi” e “Imelda”, era stato ucciso con colpi di fucile davanti alla sua abitazione in via Dromo. L’uomo, agli arresti domiciliari da mesi, aveva ottenuto da poco il permesso di uscire per lavorare in un’attività di famiglia.
Gli inquirenti ritengono che il killer, appostato sotto casa, abbia sparato da meno di 10 metri, colpendolo alle spalle. L’omicidio conferma il legame della vittima con circuiti di criminalità organizzata e traffico di droga.