Lun. Nov 4th, 2024

Era stato condannato alla pena di 16 anni di reclusione in primo grado, ma nel processo di appello, sempre difeso dagli avv.ti Marco Tullio Martino e Nicoletta Gattuso si è visto ridurre la pena di 6 anni stante l’ottenuta assoluzione “dal ruolo di capo promotore e dalla recidiva contestata”. In virtù di questa riduzione di pena, e stante la carcerazione già presofferta (4 anni in regime di arresti domiciliari per ragioni di salute, per una gravissima forma di paradontite che non gli consentiva alcuna cura nell’ambito del circuito penitenziario) ha ritrovato la libertà proprio perché scaduto il relativo termine di fase di riferimento. La corte ha recepito la richiesta presentata dai legali reggini proprio all’indomani del dispositivo letto nella giornata del 21 ottobre. In favore del predetto Alampi un secondo titolo custodiale, nel processo denominato  “Cartaruga” era già stato revocato in virtù di un doppio annullamento pronunciato da parte della Cassazione, che accogliendo i motivi di ricorso presentati e discussi dagli avv.ti Domenico Neto e Marco Tullio Martino aveva già disposto la liberazione anche per questa causa.

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