Da Raffaella Silvestro 
I telefoni erano destinati a più detenuti in cambio di pagamento. La Polizia Penitenziaria continua la lotta contro il traffico illecito nelle carceri
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Un’altra importante operazione di controllo è stata condotta dalla polizia penitenziaria nel carcere di Rossano, in provincia di Cosenza, dove sono stati rinvenuti ben 30 telefoni cellulari e sostanza stupefacente. I dispositivi erano nascosti in un punto specifico del penitenziario, pronti per essere utilizzati dai detenuti in cambio di pagamento da parte di chi li possedeva.
Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale, hanno espresso i loro complimenti all’intero reparto di Rossano per il successo dell’operazione. “Questa brillante operazione di polizia dimostra ancora una volta la necessità urgente di schermare gli istituti penitenziari per prevenire traffici illeciti e migliorare la sicurezza contro l’uso illegale dei telefoni all’interno delle carceri”, hanno dichiarato i due rappresentanti sindacali.
Il ritrovamento dei telefoni, strumenti frequentemente utilizzati per attività illegali come il traffico di droga e la gestione di affari esterni, evidenzia le difficoltà legate al controllo all’interno degli istituti penitenziari, ma anche l’efficacia delle operazioni di polizia per contrastare tali fenomeni.
redazione giornalistica