12 Feb 2025, Mer

Topolini uccisi senza anestesia, frodi e corruzione nell’Università Magna Graecia: sequestrati due stabulari

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L’inchiesta della Procura di Catanzaro ha svelato episodi di crudeltà inaudita nei laboratori dell’Università Magna Graecia. Topolini venivano uccisi sbattendoli al muro o decapitati senza anestesia, in spregio a qualsiasi norma etica e scientifica. Non per ragioni di ricerca, ma per mera crudeltà.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno portato agli arresti domiciliari 11 persone, tra cui l’ex rettore Giovambattista De Sarro e il responsabile dell’Asp veterinaria Giuseppe Caparello. Le accuse spaziano dall’associazione per delinquere alla corruzione, dal falso alla truffa aggravata, fino al maltrattamento e all’uccisione di animali.

I laboratori incriminati, situati nel campus di Germaneto e in un edificio staccato a Roccelletta, erano ufficialmente destinati alla sperimentazione scientifica su animali. Tuttavia, le intercettazioni rivelano un quadro ben diverso: ambienti precari, ottenuti illecitamente grazie a certificazioni di regolarità rilasciate da veterinari compiacenti dell’Asp.

Oltre alla crudeltà sugli animali, l’inchiesta ha scoperto un giro di frodi per circa due milioni di euro di fondi pubblici, destinati a coprire attività progettuali. I due stabulari sono stati sequestrati, insieme a una misura cautelare che sospende per 12 mesi le funzioni pubbliche dei dirigenti coinvolti.

Un caso che sconvolge e getta luce sulle falle di un sistema che dovrebbe garantire etica e trasparenza nella ricerca.